LA 24 ORE DI CASTELLANZA

Vittorio Frangilli


Il 6 e 7 Dicembre 1997 ha avuto luogo a Castellanza la Terza Edizione della "24 Ore Internazionale Indoor"

È nata quasi per caso, nel Maggio del 1995, l’idea di organizzare una 24 Ore Internazionale Indoor in Italia ispirata alla ben nota 24 Ore di Belfort (Francia). I soci della Sport Arco e Frecce CAM di Gallarate, entusiasti frequentatori da anni della gara francese, si ritrovarono l’iscrizione alla edizione 95 rifiutata già ad Aprile per esaurimento posti. Detto fatto, decisero di organizzare una gara simile in proprio, importando al novantanove percento la formula inventata dai francesi. Nasceva così la 24 Ore Internazionale Indoor di Castellanza, in una quasi folle scommessa che l’idea avrebbe avuto in Italia il successo già ottenuto prima in Francia e poi in Germania.

Massimo di tre tiratori per squadra, anche mista, e possibilità di formare squadre con tiratori di diverse società. Un solo tiratore in piazzola, nessun tiro di prova, nessun recupero. Musica a tutto volume per 24 ore, tornei speciali a rompere la monotonia, ricchi premi. Questa la formula vincente di una gara che e’ ormai consacrata tra le classiche europee.

94 furono le squadre iscritte alla prima edizione del Dicembre 1995, in rappresentanza di Svizzera, Francia, Slovenia, Polonia e Italia. Ben 128 quelle della edizione 1996, con arcieri ancora da tutta Italia, da Svizzera, Slovenia e San Marino. E la edizione 97 ?

Bene, un successo ancora più clamoroso! Il 6 e 7 Dicembre 1997 nel padiglione centrale del Centro Esposizioni di Castellanza, si sono ritrovate ben 143 squadre da Svizzera, Slovenia, Repubblica Ceca, San Marino e da quasi tutte le regioni italiane per dare luogo alla più grandiosa ed incredibile kermesse arcieristica che l’Italia abbia mai visto. Bastano i numeri a rendere l’idea della dimensione della manifestazione: 2 i direttori organizzativi, 4 i direttori dei tiri, 4 i giudici di gara, 35 gli addetti alla organizzazione, 41 i paglioni, 76 le società presenti, oltre 400 i tiratori, circa 2000 i bersagli Las Vegas usati, 393 le frecce tirate da ogni squadra più quelle dei giochi, per un totale di oltre 65.000 frecce, oltre 25 milioni di lire il valore dei premi, e inoltre, 6 i bambini per la sfilata delle bandiere, 12 le majorette della esibizione di Twirling alla apertura, uno il Mago (!) per l’animazione in notturna, 4 i tornei speciali, 2 le serie challenge a premi, 2 i disk jokey, uno il bilico che fungeva da palco per la direzione tiri.

Come descrivere questa edizione? Che cosa l’ha caratterizzata?

Come sempre, la 24 ore ha molte facce, che sono quelle che rendono la partecipazione alla stessa gradevole e motivante per le diverse categorie di partecipanti, e non stiamo parlando delle categorie arcieristiche. Alla 24 ore partecipano i Campioni, compreso quelli che sono lì per sfoggiare la propria forza fisica tirando magari in solitaria per la maggior parte della gara, e che mirano decisamente ai premi principali in palio, e quelli che partecipano solo alla ricerca di un buon allenamento di inizio stagione. Poi, ci sono i buoni tiratori, quelli che sanno che sarà difficile battere i Campioni, ma tentano comunque di arrivare sul podio o in zona alta. Hanno una occasione unica per lottare contro i Campioni e dimostrare che non sono così lontani da loro, e ce la mettono tutta. Quindi, tutti gli altri, quelli che tirano per il puro divertimento di tirare e che vogliono esserci per il puro divertimento della gara stessa. Quelli che pazientemente preparano la divisa speciale per essere unici durante la gara e mirare e magari vincere il premio proprio per la divisa, e quelli che pazientemente preparano lo stendardo sociale per partecipare alla sfilata dei gonfaloni. E ancora, moltissimi che non partecipano, ma vengono ugualmente a vedere "come va’" e si ripromettono di partecipare alla edizione successiva. Per 24 ore, il padiglione fieristico di 100 per 100 metri che ospita la gara è popolato, fitto fitto, solo da quelli che organizzano la 24 ore, quelli che partecipano alla 24 ore e quelli che si ripromettono di partecipare alla 24 Ore. Una razza speciale di arcieri, certamente la migliore, che vive un evento fuori dalla routine cerimoniosa delle gare tradizionali dimostrando, almeno una volta all’anno, che arco può anche voler dire puro divertimento.

A questo punto, occorrerebbe parlare dei vincitori, delle classifiche, e così via. Bene, i vincitori della 24 ore nelle varie classi li trovate nel riquadro a fianco. Noi, invece, parliamo un po’ dei protagonisti, che non sempre sono i vincitori.

Protagonisti tutti coloro che si sono presentati in costume, con speciali nomi di squadra, come:

" E Gaine Padoane" della Compagnia arcieri Padovani, con tanto di cuffietta a cresta.

"I Pirati ", C&O Archery, con puro costume nero con teschi, bandierone Jolly Roger e addirittura colubrina a grandezza naturale che sparava petardi.

" Le tre Befane", degli Arcieri del Sentiero Selvaggio, che si sono dovute togliere i … nasi… per poter tirare.

" I Guerrieri Sailor", della Compagnia arcieri Celti, con bellissime divise da marinaretti, vincitore del premio per la divisa.

"Cupido" , degli Arcieri Valceresio, con incredibili abitini rosa e con tanto di alucce.

" Le Tre Pantere" degli arcieri Juvenilia, con baffi ( disegnati) e code ( vere ?)

E poi, tanti, tanti altri fino alla stupefacente squadra degli arcieri Seri Art Cremona, che a dispetto del nome, erano tre maschi in perfetto abbigliamento femminile che hanno tirato con assoluta decisione per piazzarsi senza alcun dubbio all’ultimo posto tra i compound .

Protagoniste sono state anche le bandiere ed i Gonfaloni delle società, una tradizione non ancora molto diffusa in Italia, ma che ha visto questa volta sfilare almeno una ventina di pezzi pregevoli, tra i quali la vittoria e’ andata a quello degli Arcieri del Sentiero Selvaggio.

Protagonisti sono senz’altro stati i vincitori nel Compound Maschile, gli Sloveni Dejan Sitar, Campione Mondiale Juniores alla terza partecipazione e seconda vittoria, che tirava in coppia con Stefan Osep, anche lui alla terza partecipazione. Non perché abbiano vinto, ma perché hanno terminato a 3920 punti su 3930 possibili, un incredibile "meno 10" che li ha visti inanellare durante la notte anche quattro serie consecutive a punteggio pieno di 300…

Protagonista anche la squadra vincitrice nell’olimpico maschile, composta da Andrea Parenti e da una fortissima Natalia Valeeva. Hanno tenuto testa alla squadra seconda classificata, "Zoviray" di Sport Arco e Frecce, che contando su Frangilli, Bisiani e Di Buo’ era data sicura vincitrice, arrivando fino ad oltre 40 punti di vantaggio, per poi concludere al primo posto con 10 punti di margine.

Protagonisti gli Arcieri del Verbano, unica squadra FIARC presente, composta da tre simpaticoni di mezza età con tanto di long bow e giacche a frange che hanno totalizzato ben 246 zeri, ma hanno dichiarato di essersi divertiti moltissimo.

Protagonisti mancati invece i "Puma"del DLF di Catanzaro, con Venneri, Alciati e Benedetto. Hanno vinto con cinquanta punti di vantaggio tra gli Juniores, ma se avessero partecipato tra i Seniores sarebbero arrivati addirittura terzi assoluti ! Quando si è così forti, bisogna saper rischiare….( ma fortunatamente il premio per la terza squadra Seniores e per la prima Juniores erano identici… ).

Protagonista Francesco Mapelli, presidente del Comitato Regione Lombardia. Presente alla inaugurazione, apprende che due dei cinque arbitri previsti dall’organizzazione sono mancati all’ultimo momento. Decide allora di dare una mano rivestendo i panni appena smessi di arbitro e si rinfila per l’occasione la giacchetta rossa, coadiuvando Boncristiano, Vischi e Manuaela Pasasseo nella direzione della gara.

Protagonisti ancora e comunque, tutti i partecipanti, dai più noti nazionali italiani, come Palazzini, Pernazza, Palumbo, Bisegna, Clini, Guidotti, Ricci, Gaudenti, Turchetta, Pugnaghi, Maccarelli agli stranieri Frankauser, Giroud, Lopez, Muznik, ai fratelli Tura di San Marino ed agli ex nazionali Ricciardini, Milesi, Moretti, Marelli, Basilico, Montagnoni.

Protagonisti, come sempre, tutti i soci della Sport Arco e Frecce che ancora una volta hanno fatto l’impossibile perché il Popolo della 24 Ore avesse anche nel 1997 il modo di esistere.

E per il 1998 ? Ma certo, per il 1998 ci vediamo a Castellanza il 5 e 6 Dicembre per la quarta edizione !!!


Back to Index