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tolleranze

 
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Autore Messaggio
vlad
Lando Carlassian


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MessaggioInviato: Mar Lug 24, 2007 9:14 pm    Oggetto: tolleranze Rispondi citando

negli ultimi giorni la mia scorta di frecce ha subito un deciso tracollo....
estraendole dal paglione, due si sono rotte all'altezza della fine del codolo della punta, e altre due mostrano evidenti segni di distacco delle fibre.
spaventato dall'evento improvviso, ho controllato con attenzione tutte le rimanenti 8 frecce e ho notato un notevole diminuzione del diametro delle aste nella zona vicino alla punta.
ho già messo in preventivo l'acquisto di un altra serie di aste, ma mi piacerebbe sapere se qualcuno conosce, o se easton comunica il diametro minimo che può raggiungere l'asta prima che le prestazioni della stessa vadano a farsi benedire....o che le stesse diventino pericolose.
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zorro
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MessaggioInviato: Mar Lug 24, 2007 9:36 pm    Oggetto: Rispondi citando

.......................hai già detto tutto tu.
meglio che cambi freccia Wink
il problema comunque è uguale per tutti, almeno finchè esisteranno quei cessi di paglioni, sono loro la causa principale, non le frecce.
nessuno, Easton compresa, dà dei tempi e/o misure di consumo, vanno a sensibilità dell'arciere, con un set di aste nuove, probabilmente con caratteristiche completamente differenti dal tuo set consumato, dovrai rivedere tutto, e forse potrebbero anche non andarti più bene (le aste nuove con medesimo spine) perchè saranno troppo rigide.
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vlad
Lando Carlassian


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MessaggioInviato: Mar Lug 24, 2007 9:47 pm    Oggetto: Rispondi citando

il problema è che vorrei continuare ad usare le vecchie aste almeno per l'allenamento
e comunque mi sembra che la cosa sia degenerata davvero in fretta,
curo molto i miei materiali e questa diminuzione di diametro mi è sembrata davvero repentina.....comunque farò a breve un calcolo delle freccie che ho tirato in un anno, (ho un diario abbastanza aggiornato delle sessioni di allenamento)e dalla prossima serie di freccie aggiungerò tra i controlli che faccio, anche il controllo del diametro dell'asta.

comunque pensandoci il conto rimane comunque in attivo, in un anno sono riuscito a non rompere nemmeno un asta, avrò cambiato una ventina di pin, e un paio di punte, decine di cocche ma nessuna asta...... finora...
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zorro
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MessaggioInviato: Mar Lug 24, 2007 9:57 pm    Oggetto: Rispondi citando

tiri contro pigne di carta vetrata?
in un anno la cosa non è possibile, c'è qualche cosa che non và, le pulisci con paglietta abrasiva?
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MessaggioInviato: Mar Lug 24, 2007 10:19 pm    Oggetto: Rispondi citando

no assolutamente, solo raramente (in gara) utilizzo la parte in alluminio della squadretta per eliminare la paglia più grossa, se no preferisco bagnarle con acqua e pulirle con uno straccio.
non uso neanche oli o altro per lubrificarle, mi sarà capitato si e no tre volte di farlo con prodotti scroccati in gara da altri arcieri....
e ripeto non posso giurarlo ma, fino a poco tempo fa mi sembravano perfette....
non vorrei ( o meglio lo vorrei eccome) che fosse questo problema che negli ultimi tempi ha così pesantemente condizionato la mia rosata.....
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zorro
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MessaggioInviato: Mer Lug 25, 2007 12:35 am    Oggetto: Rispondi citando

l'esperto di ACE è Vittorio, se continuo io dico cose poco gradevoli Wink


......ACE....=AssolutamenteCarbonExpress!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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vlad
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MessaggioInviato: Mer Lug 25, 2007 12:37 am    Oggetto: Rispondi citando

fai pure io non tiro candeggina...... Very Happy Very Happy
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Tiger
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MessaggioInviato: Mer Lug 25, 2007 9:16 am    Oggetto: Rispondi citando

la mia prima serie di ACE mi ha fatto 3 anni e mezzo, è vero che adesso si vede "il chiaro" e non c'è più carbonio nella prossimità della punta, però ancora sembrano andare bene.... 3 anni di stagione HF + 1 di indoor .. rotte 2 ma per cause non inerenti alla consistenza dell'asta Confused è anche vero che tirando AN lo stress sulle frecce è MOLTO minore
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vlad
Lando Carlassian


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MessaggioInviato: Mer Lug 25, 2007 9:21 pm    Oggetto: Rispondi citando

forse non ho detto che tiro x10,
e un amico mi ha fatto notare che una delle cause che hanno determinato un precoce deterioramento del carbonio in zona della punta potrebbe essere dovuto ad un eccessivo riscaldamento della punta in fase di montaggio.
e anche se penso di essere stato sempre molto attento, devo ammettere che lo smontaggio e il rimontaggio delle punte ha fatto parte della manutenzione straordinaria delle mie frecce almeno una volta ogni due mesi.
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vittarco
Yoda


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MessaggioInviato: Gio Lug 26, 2007 9:30 am    Oggetto: Rispondi citando

Ci sono diverse considerazioni da fare di carattere generale, che possono dare indicazioni sul problema "consumo".


1) Nientre e' eterno, tanto meno il carbonio e i suoi leganti nell'area di maggiore attrito con il paglione. Le frecce si consumano vicino alla punta, e quindi progressivamente cambiano peso e spine. La selezione delle frecce va rifatta periodicamnte, in funzione dell'uso, prorpio per tener conto anche di questo fattore (vedi l'Arciere Eretico")

2) La sostituzine delle punte e' comunque un processo dannoso per l'adesione del carbinio, se rifatta troppe volte. E' una deduzione, non una certezza.

3) Lo spine non varia tanto con il consumo della superficie vicino alla punta, che generalmente e' al di là dle nodo frontale della freccia, ma varia il diametro dell'asta e quindi la rosata in orizzontale e verticale rispetto ad aste nuove.

4) La teoria delle frecce separate epr allenamento e gara e' quella che e', una bella teoria. La pratica fa parlare di serie diverse selezionate tra le aste disponibili. Hanno punti di impatto diversi, spine diversi, e magari anche rosate proprie diverse tra di loro 8serie) ma le aste sono omogenee all'interno della stessa serie. Se le aste sono "sballate" rispetto alla serie, non si tirano e basta.

5) Le frecce possono avere difetti di fabbricazione (adesione del carbonio all'alluminio. E' anche quest auna deduzione, non una certezza, ma sicuramente a volte si riscontrano serie piu' "fragili" di altre.

6) I tanto vituperati paglioni nazionali o gli Egherton o i nuovi equivalenti francesi rimangono a oggi l'unico compromesso ragionevole tra costo e prestazioni acettato comunemnte daglia arcieri. Per tirare in continuazione sui Domino, l'arciere dovrebbe accettare il concetto di spendere una decina di volte di piu' in media sulla frazione di costo gara attribuibile ai paglioni e sul costo allenamento attirbuibile ai paglioni. Semplicemente,non lo accetta nessuno. In compenso, da noi va meglio che nellle aree dove si usano gli Aeternum. Il GPX di Turchia tirato su quelli havisto la strage delle frecce, e delle Pro Tour in particolare, quest'anno. Teniamoci i nostri "paglioni"!

Riassumento, una serie di frecce usata mediamnte a buon livello non dura per un anno di tiro, e pretendere che sia cosi' e' oggigiorno utopistico, se la FITA continua a consentire frecce sempre piu' sottili e archi sempre piu' veloci. Un nazionle anche di livello minimo frà girare almeno 36/48 frecce in una stagione .... se vuole costantemente avere una serie selezionata in buone condizioni gara.

Un commento finale: non esistono solo X10, ACE, MCKII e Nano.
Se si hanno problemi di budget, meglio spendere i soldi in 3 serie di Navigator FMJ che in una e 1/2 di ACE. Il risultato medio sull'anno sarà sicuramente migliore.
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vlad
Lando Carlassian


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MessaggioInviato: Gio Lug 26, 2007 2:39 pm    Oggetto: Rispondi citando

grazie vittorio per le tue sempre precise ed esaudienti risposte.
oltre che grazie a tutti coloro che mi hanno risposto.

solo su due punti non mi sono perfettamente chiari,
il primo, e forse non mi sono spiegato bene io, riguarda le frecce da allenamento.
per allenamento intendo le frecce che tiro nella paglia (senza targa) ad inizio o fine sessione, o quando lavoro su un particolare momento della sequenza di tiro per memorizzarne l'esucuzione.
sono convinto che per quel tipo di lavoro potrebbero andare bene anche le freccie decathlon, ma se posso preferirei poter utilizzare le mie vecchie fino alla fine. (sono giuste come allungo e come spine e se non raggruppano nella paglia chissenefrega)
non conosco invece assolutamente le aste navigator fmj, e non ho capito cosa intendi per risultato medio globale,
forse che selezionando dodici aste da gara da tre serie si possano ottenere risultati migliori che selezionandole da un minur numero di aste?
grazie ancora e anticipatamente per la cortesia.
roberto
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vittarco
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MessaggioInviato: Ven Lug 27, 2007 9:36 am    Oggetto: Rispondi citando

Supponi di avere tre serie di frecce acquistae in tempi diversi ed adiversi stadi di consumo.
Se selezioni tra di loro le tue frecce da gara, hai probabilita' di tirar fuori almeno due gruppi abbastanza omogenei anche se diversi tra di loro, per poterli usae con sicurezza in gara. Ma vediamolo nel tempo: dopo un altro anno, vrai acquistato magari altre 12 o 24 aste, ne avrai rotte 4 o cinque di quelle che avevi e le due serie si saranno usurat einmodo diverso. Rimettendo tutto insieme, incluse le scatate un anno prima, troverai che i gruppi che riesci a fae sono diversi per composizione tra vecchie, nuove, serie 1, serie 2 e scartate, ma ancora una volta riuscirai a tirar fuori almeno due gruppi buoni per gara. E cosi', in teoriaa, all'infinito. Il truco e' non cambiare MAI l'asta della freccia, ovvero, una volta determinata la tua freccia ideale, comerae ogni nuovo arco in funzione della freccia che hai, per slvaguadae l'investimento.


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MessaggioInviato: Ven Lug 27, 2007 9:51 am    Oggetto: Rispondi citando

vittarco ha scritto:


6) I tanto vituperati paglioni nazionali o gli Egherton o i nuovi equivalenti francesi rimangono a oggi l'unico compromesso ragionevole tra costo e prestazioni acettato comunemnte daglia arcieri. Per tirare in continuazione sui Domino, l'arciere dovrebbe accettare il concetto di spendere una decina di volte di piu' in media sulla frazione di costo gara attribuibile ai paglioni e sul costo allenamento attirbuibile ai paglioni. Semplicemente,non lo accetta nessuno. In compenso, da noi va meglio che nelle aree dove si usano gli Aeternum. Il GPX di Turchia tirato su quelli ha visto la strage delle frecce, e delle Pro Tour in particolare, quest'anno. Teniamoci i nostri "paglioni"!


si può dedurre: meglio i paglioni di "paglia" che i sintetici? Shocked o forse Aeternum=strage di frecce? Shocked Shocked
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vlad
Lando Carlassian


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MessaggioInviato: Ven Lug 27, 2007 2:18 pm    Oggetto: Rispondi citando

vittarco ha scritto:
Supponi di avere tre serie di frecce acquistae in tempi diversi ed adiversi stadi di consumo.
Se selezioni tra di loro le tue frecce da gara, hai probabilita' di tirar fuori almeno due gruppi abbastanza omogenei anche se diversi tra di loro, per poterli usae con sicurezza in gara. Ma vediamolo nel tempo: dopo un altro anno, vrai acquistato magari altre 12 o 24 aste, ne avrai rotte 4 o cinque di quelle che avevi e le due serie si saranno usurat einmodo diverso. Rimettendo tutto insieme, incluse le scatate un anno prima, troverai che i gruppi che riesci a fae sono diversi per composizione tra vecchie, nuove, serie 1, serie 2 e scartate, ma ancora una volta riuscirai a tirar fuori almeno due gruppi buoni per gara. E cosi', in teoriaa, all'infinito. Il truco e' non cambiare MAI l'asta della freccia, ovvero, una volta determinata la tua freccia ideale, comerae ogni nuovo arco in funzione della freccia che hai, per slvaguadae l'investimento.

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tutto chiaro grazie
continuerò allora con le mie fide x10
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MessaggioInviato: Ven Lug 27, 2007 8:37 pm    Oggetto: Rispondi citando

Non avete preso in considerazione una cosa: il modo di incollare le punte.
Se la punta viene riscaldata troppo(per esempio prendendola con una pinza per evitarsi di scottarsi), ed ad operazione compiuta, la si rafredda repentinamente(ad esempio immergendola nell'acqua fredda), allora si otterrà un consumo del carborio, molto prematuro rispetto ad un sistema più soffice......
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Ricorda Dario: per quanto ne sai,c'è sempre chi ne sa più di te.
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