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Settore Giovanile, che futuro?
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ricfranz
Darth Wader


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MessaggioInviato: Lun Ott 21, 2013 12:27 pm    Oggetto: Rispondi citando

Vittarco: se tu avessi illimitati poteri organizzativi sulle squadre giovanili (ma non risorse illimitate), quali sarebbero le prime tre cose che faresti?
Per la serie: esprimi tre desideri ... Smile
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vittarco
Yoda


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MessaggioInviato: Ven Ott 25, 2013 10:02 am    Oggetto: Rispondi citando

ricfranz ha scritto:
Vittarco: se tu avessi illimitati poteri organizzativi sulle squadre giovanili (ma non risorse illimitate), quali sarebbero le prime tre cose che faresti?
Per la serie: esprimi tre desideri ... Smile



Caro Riccardo, i risultati vengono fatti o con la pianificazione e soprattutto con le idee, che alla fine vanno confrontate con la realtà.
La Fitarco in relazione a quasi tutte le nazioni mondiali ha risorse praticamente illimitate, quindi il lato economico nel caso non è un problema, solo una scusa.

Ciò premesso, sono anni che dico, e non solo io, che TUTTE le iniziative introdotte nel settore giovanile man mano negli ultimi 10 anni sono state in pratica distruttive di un sistema che ha generato ininterrottamente atleti di alto livello dal 1982 al 2005.

Considerando che un sistema come quello italiano del passato necessitava di 7 anni per preparare un atleta di alto livello, se anche domattina una FITARCO illuminata cancellasse TUTTE le normative e ripristinasse quelle di 10 anni fa, non vedremmo alcun risultato per molti anni, se non mai, visto che anche le persone che "capivano" quel sistema sono ridotte in numero al lumicino.

Non possiamo fare altro che pensare ad un sistema ad imitazione di quello degli altri paesi occidentali e degli altri sport: giovani di buone prospettive massimo 13enni che ottengono una borsa di studio (=vengono messi a studiare) in un college a spese FITARCO e studiano e si allenano quotidianamente con esami (sportivi) annuali per verifificare i progressi, sotto la guida di un tecnico di valore assoluto.

mancano:
- il college e il sistema di gestione dei giovani che studiano
- il luogo (Cantalupa è improponibile a livello logistico, Rovereto è il meglio che abbiamo)
- l'allenatore (i migliori tecnici italiani NON fanno parte dello staff FITARCO per ragioni politiche, rimane solo Wan Alten di utilizzabile)
- I giovani di belle speranze (migliorare gli attuali 15/16 enni è impresa molto improbabile, occorre partire da più giovani)
- l'umiltà per riconoscere di aver sbagliato tutto e per rifare il sistema.

E gli attuali "nazionali"?
E' chiaro che i criteri di selezioni della circolare per il 2014 sono non solo sbagliati, ma assurdi.
Cantalupa è da tenere per tirare al chiuso in inverno, ma è da chiudere come centro di preparazione. Non c'e' più nessuno che valga la pena di preparare, sono tutti troppo vecchi ed hanno già tutti raggiunto i propri limiti nel sistema attuale. Meglio rimandarli in massa nelle proprie società con una borsa di studio annuale legata ai risultati: con quanto si risparmia si costruisce in abbondanza non settore giovanile che fra 4 o 5 anni potrebbe mostrare qualche risultato, mentre i nostri "nazionali" tornerebbero ad un impegno automaticamente più professionale dovendosi guadagnare lo stipendio solo con i risultati, come si faceva almeno fino al '95e come fannoi veri professionisti in tutto il mondo.

siamo molto off topic ...
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ricfranz
Darth Wader


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MessaggioInviato: Ven Ott 25, 2013 10:27 am    Oggetto: Rispondi citando

Proporrei di spostare il tutto in un Topic a se stante, perché credo che l'argomento valga una discussione seria, e propositiva.
Senza giovani non si va da nessuna parte, e i fatti stanno dimostrando questa ovvietà.
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vittarco
Yoda


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MessaggioInviato: Ven Ott 25, 2013 10:54 am    Oggetto: Rispondi citando

Caro Riccardo, ecco il topic separato ...

Hai ragione, l'argomento richiederebbe un approfondimento ed un'ampia discussione, ma coloro che gestiscono le sacre cose non interverranno mai. Leggeranno, magari, ma continueranno a fare quello che facevano prima per convenienza, per sudditanza o peggio ancora per ignoranza.

Provvedimenti introdotti da FITARCO nell'ultimo anno contro lo sviluppo numerico e tecnico del tiro con l'arco giovanile:

1) abolizione della classe Pulcini ai GGD
2) eliminazione dei (già miserrimi) contributi alle società per i podi internazionali giovanili (e senior)
3) aumento delle difficoltà e del costo per ottenere o mantenere il diploma di istruttore di primo livello
4) Eliminazione del mezzo FITA ai campionati Italiani per Allievi e Ragazzi
5) proibizione ai Giovanissimi di tirare Compound nella classe Ragazzi

per la sola Lombardia (ma pare vogliano estendere a tutta Italia) :
6) proibizione ai giovani di partecipare alle gare vicino a casa se esiste una gara giovanile in calendario in regione, indipendentemente da tipologia e distanza.


E sto parlando solo dell'ultimo anno ...
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ricfranz
Darth Wader


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MessaggioInviato: Ven Ott 25, 2013 12:36 pm    Oggetto: Rispondi citando

Credo che sia indispensabile ed urgentissimo provare a fare qualcosa per il settore giovanile. Qualcosa di diverso, anche sbagliato, è meglio di niente.
Un proverbio lombardo dice "piutost che niènt, l'è mei piuttost"

Venendo alla discussione seria, credo che tutte le risorse disponibili dovrebbero essere destinate alla rifondazione di un movimento giovanile, senza il quale, è evidente, non verranno i rincalzi per sostituire i top-level.
Parlo di risorse finanziarie, ma, soprattutto umane.

Cantalupa potrebbe essere attrezzata come "champion's camp" estivi dove fare degli stages mirati al riconoscimento di giovani promettenti, che magari in società non trovano tecnici in grado di farli crescere ulteriormente.

Non posso credere che quasi sempre i migliori vengano dagli stessi posti per effetto dell'aria buona ....

In inverno Cantalupa potrebbe essere lasciata a disposizione delle Regioni, per organizzare attività settimanali con arcieri evoluti, o gruppi regionali.

La struttura scolastica-sportiva è un passo logico e conseguente, dopo aver individuato gli elementi che possono progredire nel nostro sport: gli incontri di due o tre giorni hanno lasciato il tempo che hanno trovato. Basta andare a vedere le convocazioni degli ultimi due o tre anni, per rendersi conto che alla semina non è seguito il raccolto. I convocati, una volta tornati a casa, ritrovano i loro cari vecchi istruttori che li seguono per i successivi tre-quattro mesi, con l'aggravante che i convocati vorrebbero "tirare come mi hanno detto", ma l'istruttore non sempre è d'accordo, non sempre è padrone di quel gesto, non sempre è in rado di portare il ragazzo a compiere quel gesto, perché ci vogliono mesi di lavoro fatto nella giusta direzione. E se non l'hai fatto prima ....

I tutte le grandi città esistono le strutture, spesso religiose, che hanno ospitato centinaia di allievi, ora chiuse o ridotte a numeri ridicoli. Fare accordi per rimettere in funzione una parte di una struttura credo che sia fattibile, se c'è la volontà.
Per gli impianti sportivi, basta scegliere una struttura che abbia la possibilità di adattare strutture esistenti.
Nelle grandi città sono disponibili tutte le scuole di ogni ordine e grado.

Non credo che si possa ancora tentennare o nascondersi dietro dubbi e difficoltà dichiarate insormontabili.

Andiamo all'estero ad imparare come hanno fatto, se non siamo capaci, ma alziamoci dalle sedie ed incominciamo a correre. Ma correre !!!!
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R&B
Lando Carlassian


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MessaggioInviato: Sab Ott 26, 2013 8:27 am    Oggetto: Rispondi citando

Io credo Ricfranz che tu abbia toccato un tasto molto importante. Mi è capitato di vedere un "raduno giovanile decentrato". Tra gli altri c'erano ragazzi/e impostati in maniera abbastanza inguardabile che pure le tiravano dentro. Per quanto? Se la pianta è sana è probabile che prima o poi dia frutti in modo costante, se è storta e malaticcia magari è in grado di dare uno o due raccolti ma poi si sa quel fine farà. Ma i punti contano giustamente. Tra il prendere quello di buono che arriva al momento e il costruire io sono portato alla seconda soluzione. Perchè non partire presto per mettere buone basi e POI andare a cercare punti "costanti"? E qui c'è il secondo punto che è però BASILARE. Gli istruttori LOCALI. Come si pensa di costruire una scuola che dia continuità al lavoro se poi abbiamo un docente universitario 10 giorni all'anno e per il resto, nella maggior parte dei casi, forse un insegnante di asilo nido? Come si può pensare di istruire i ragazzi senza avere una persona in grado di seguirli come si deve? E per favore non parlatemi dei corsi a punti....per essere gentili quale organicità è prevista per questi corsi? Non possiamo copiare il modello coreano ma almeno impostare un lavoro più organico non mi pare sia così improponibile...
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ricfranz
Darth Wader


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MessaggioInviato: Sab Ott 26, 2013 9:39 am    Oggetto: Rispondi citando

Il discorso istruttori locali richiede moltissimo tempo per poter essere risolto, e qui tempo non ce n'è. Il discorso va impoststo, ma nel frattempo, occore fare anche altro, anche perchè i meno preparati di solito sono queli che sanno tutto ....
Nell'immediato occorre portare un certo numero di "promesse" a studiare con i professori universitari, non vedo altre strade.

Se aspettiamo che gli insegnanti di asilo ( magari lo fossero ) diventino professori, perdiamo tutti i treni e anche l'orario ferroviario.
E infatti hai sentito quante proteste per un misero corso ogni quatro anni?
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vittarco
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MessaggioInviato: Sab Ott 26, 2013 11:45 am    Oggetto: Rispondi citando

Riccardo, il problema è che di professori universitari non ne abbiamo proprio nessuno all'interno della struttura FITARCO, parte forse il sole Van Alten, che peraltro per ora lo è stato solo in Olanda.

In italia esistevano situazioni di eccellenza tecnica societaria in diverse regioni, che hanno generato la maggioranza degli appartenenti ai gruppi nazionali per anni e anni.
Ma queste eccellenze generavano anche voti assemblea, e quindi erano invise al potere centrale. Sono state tutte sistematicamente penalizzate a tutti livelli e due di queste società hanno il tecnico di riferimento squalificato da FITARCO, una ha grossi problemi gestionali ed ha perso atleti, tutte hanno perso atleti in favore dei gruppi sportivi militari mentre invece a spese proprie continuano a sostenere l'attività degli atleti dei gruppi Militari stessi senza alcun corrispettivo o aiuto da Fitarco.
Poi, ci sono i tecnici di eccellenza che per quieto vivere si sono ritirati nell'ombra e per definizione non svolgono attività più di tanto.

In cambio, avrebbero dovuto essere le regioni ad assumersi il ruolo delle società di riferimento precedenti. Non è ovviamente avvenuto, e l'unico intervento centrale è stato inventare inutili raduni decentrati giovanili per accontentare i comitati regionali stessi.

Sapete come prospera la scherma? TUTTO è basto sulle società di riferimento, che sono quelle che generano i campioni, anche se poi questi prendono lo stipendio (di base) dai gruppi sportivi militari. Senza sostegno alle società con i tecnici di eccellenza, non c'e speranza se non l'ipotetico college che lavorerebbe inevitabilmente su numeri limitatissimi.

Peraltro, occorrerebbe anche un bell'esame di coscienza del nostro settore formazione quadri sull'intero operato, dagli assurdi corsi di pre-formazione dei formatori e la patente a punti fino all'uso di testi tecnicamente sbagliati per la formazione di alto livello, fino all'aver retrocesso l'arco OL a pari ore con le altre specialità nei corsi di ogni livello.

Riccardo, la Fitarco è da rifondare in tutto e per tutto , come fu fatto nel 93-96, se si vuole tornare a fare qualcosa di tecnicamente positivo per il futuro. Intanto, vediamo se riescono ad inventarsi il college ...
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MessaggioInviato: Sab Ott 26, 2013 11:51 am    Oggetto: Rispondi citando

Ah, come si identificano i tecnici di eccellenza OL?

Sono per definizione quelli che hanno formato fin a da giovani e allenato portandoli a superare i 1300 punti FITA almeno un atleta, meglio due, in carriera.
Nessuno degli attuali tecnici nazionali FITARCO mi sembra rispetti il parametro sopra menzionato, se non sbaglio
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MessaggioInviato: Sab Ott 26, 2013 12:31 pm    Oggetto: Rispondi citando

Se dici che non abbiamo professori ti credo, se non abbiamo professori universitari, cerchiamo di fare qualcosa con gli assistenti. E comunque, vista la situazione, il professore esistente dovrebbe occuparsi prevalentemente del giovanile.
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MessaggioInviato: Sab Ott 26, 2013 12:33 pm    Oggetto: Rispondi citando

Sono d'accordo sulla definizione di tecnico di eccellenza. Il metodo oggettivo è l'unico.
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MessaggioInviato: Sab Ott 26, 2013 1:56 pm    Oggetto: Rispondi citando

Il college sarebbe la soluzione migliore. Siamo sicuri che si riescano a trovare dei genitori disposti a scommettere sul futuro di ragazzi di 13 anni in uno sport che certamente non ti fa diventare ricco? Spero di sbagliarmi, ma non ne sono troppo convinto.

Boz.
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vittarco
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MessaggioInviato: Sab Ott 26, 2013 5:05 pm    Oggetto: Rispondi citando

Boz ha scritto:
Il college sarebbe la soluzione migliore. Siamo sicuri che si riescano a trovare dei genitori disposti a scommettere sul futuro di ragazzi di 13 anni in uno sport che certamente non ti fa diventare ricco? Spero di sbagliarmi, ma non ne sono troppo convinto.

Boz.


Già, solo un genitore sclerato potrebbe "donare" il figlio 13 enne alla Fitarco per farlo risiedere, allenare e studiare a Cantalupa per tutti gli anni del liceo. Non credo succederà mai, almeno non nella Fitarco attuale, con i tecnici attuali e a Cantalupa. Mancano i presupposti, l'incentivo, la pianificazione e il modo di realizzarla.
la procedura reale?
Una concorso per borsa di studio triennale riservato ai primi piazzati ai campionati targa, con promessa di supporto allo studio (professori interni per ripetizioni) e al tiro ( materiali e allenatore) , da realizzarsi a partire dal prossimo anno scolastico. 12 ragazzi e 12 ragazze per iniziare, ogni anno successivo 4+4 entrano ed escono quelli che non ce l'hanno fatta.
Il tutto, in una città con scuole e vita sociale per i ragazzi a portata di bicicletta o motorino. Rovereto, magari, ma non certo Cantalupa.
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MessaggioInviato: Lun Ott 28, 2013 10:35 am    Oggetto: Rispondi citando

Da una rapida analisi del calendario gare 2014 on line a:

http://www.fitarco-italia.org/gare/index.php?Anno=2014

Emerge che la disinformazione e la la mancanza di indirizzi tecnici sul calendario stesso da parte FITARCo hanno portato alla completa "Francesizzazione" dell'Italia, ovvero ad una stragrande maggioranza di gare solo 70/60/50 mt round e pochissimi FITA e doppi FITA.
Prevedere un lungo futuro di assoluta mancanza di ricambi di buon livello per le squade nazionali giovanili (e senior) e nel femminile in particolare non è da maghi.
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MessaggioInviato: Ven Nov 01, 2013 12:07 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ritornando sul sistema dei raduni giovanili, ed in attesa della scuola federale (?) io credo che si potrebbe facilmente modificare l'organizzazione in questo modo.
Ai raduni partecipa sempre Van Alten. Si convocano non solo gli atleti, ma anche i tecnici, l'accoppiata è obbligatoria, e si pagano le spese anche al tecnico. La giornata si conclude con due ore almeno di riunione con i tecnici. Il giorno successivo al raduno i tecnici si fermano e partecipano ad una riunione in cui si visualizzano i filmati e si decide il programma da seguire nei tre mesi successivi.
In questi tre mesi i tecnici vanno, di persona personalmente (Agatino Catarella), presso le compagnie e cercano di rendersi conto dell'aria che tira, cioè se il lavoro assegnato è stato compreso e se viene fatto. Se si respira aria di "io faccio di testa mia" ed i risultati sono sempre gli stessi, l'atleta non viene più convocato.

In apertura della successiva convocazione, riunione dei tecnici, esame dei punti di forza e delle difficoltà, poi segue il raduno con le modalità di cui sopra.

Questa organizzazione costerebbe qualcosa, ma potrebbe rischiare di portare ad una crescita.
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