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Obbligo PEC per le società
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Autore Messaggio
vittarco
Yoda


Registrato: 20/12/06 17:27
Messaggi: 6200
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MessaggioInviato: Lun Nov 23, 2015 10:01 am    Oggetto: Rispondi citando

Per meglio capire la pec, ecoun articolo scritto in modo molto chiaro:

http://www.guidapec.it/home/perche-usare-la-pec/27.html

Intanto, a dimostrazione che invece la Fitarco non capisce cosa significa pec, ecco l'ultima circolare:

http://www.fitarco-italia.org/circolari/1052015INDPEC.pdf


Ovvio che assegnare un indirizzo di pec a tutte le funzioni interne Fitarco mette la Fitarco stessa in situazione gestionale e legale molto critica. Infatti, qualsiasi pec inviata ad uno qualsiasi degli indirizzi pec interni assume valenza legalenei confronti FITARCO e necessita quindi dei controlli di ricezione e di archiviazione resi inevitabili dal sistema.

E' altrettanto evidente che invece molte società stanno ancora considerando se e come gestire al proprio interno un indirizzo di posta a valore legale.

L'esempio tipico è la ricezione e di un atto giudiziario o anche una semplice ingiunzione di pagamento. Una volta che l'indirizzo pec è pubblicato, il legale detentore dello stesso si assume l'onere della verifica continua del contenuto della casella e considerandone le implicazioni, questo non è cosa accettata a cuor leggero da nessuno. Da cui la difficoltà di trovare all'interno di una associazione chi si assuma tale responsabilità a cuor leggero.
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vittarco
Yoda


Registrato: 20/12/06 17:27
Messaggi: 6200
Residenza: Gallarate - Italy

MessaggioInviato: Mer Mar 16, 2016 4:58 pm    Oggetto: Rispondi citando

Analizzando più in dettaglio la situazione, poichè risulta che chiunque utilizzi verso terzi una casella pec intestata alla propria società la impegna a livello legale (salvo dimostrazione successiva di malafede in causa civile), tutte le caselle pec sul dominio di terzo livello Fitarco rappresentano la FTARCO e non un eventuale gestore fisico della casella.

Esempio :
un ordine di acquisto inviato da una qualsiasi casella pec FITARCO a un fornitore impegna al pagamento della merce in primis la Fitarco, che solo succesivamente potrà rivalersi sull'assegnatario della casella, essendo comunque sua la responsabilità di gestione della casella stessa.
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glgot
Padawan


Registrato: 18/01/14 17:49
Messaggi: 32

MessaggioInviato: Gio Mar 17, 2016 11:42 pm    Oggetto: Rispondi citando

vittarco ha scritto:
Analizzando più in dettaglio la situazione, poichè risulta che chiunque utilizzi verso terzi una casella pec intestata alla propria società la impegna a livello legale (salvo dimostrazione successiva di malafede in causa civile), tutte le caselle pec sul dominio di terzo livello Fitarco rappresentano la FTARCO e non un eventuale gestore fisico della casella.

Esempio :
un ordine di acquisto inviato da una qualsiasi casella pec FITARCO a un fornitore impegna al pagamento della merce in primis la Fitarco, che solo succesivamente potrà rivalersi sull'assegnatario della casella, essendo comunque sua la responsabilità di gestione della casella stessa.


È vero in parte vero, ma vale anche per le mail inviate da una utenza di posta aziendale (nome.cognome@ragionesociale.it). Infatti molte aziende inibiscono alcune utenze aziendali all'invio di comunicazioni verso l'esterno, specificano ai fornitori effettivi/potenziali chi ha poteri di firma, ecc. ecc.
Poi dipende anche dal contesto lavorativo... Una terza parte che riceve richieste di preventivo potrebbe essere portata a pensare che la stessa persona ha potere decisionale per confermare fornitura, ecc ecc.
E questo vale pec o non pec..

Più delicata la "ricezione" ... in questo caso effettivamente la pec è più delicata, una mail ricevuta ma non letta o gestita può diventare pericolosa anche a prescindere dall'accortezza o buona fede del dipendente.
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