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Ugo Ercoli
C3PO
28 Posts |
Posted - 29/09/2005 : 10:48:54
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Posto qui non sapendo in che altra sezione mettere questo intervento, anche se riguarda. e da vicino, il mondo del nostro sport. Ho letto da più parti delle voci sulla chiusura di una grossa società e riporto qui il mio intervento fatto sul forum della "Ugo di Toscana":
quote: Apprendo da altro Forum che una delle più potenti Società della Fitarco sta morendo! Il sentimento che provo in me non è quello del rimpianto ne mi sento impreparato a simili eventi. Attenzione ho detto "simili" perchè il caso di questa Società plurimedagliata non è e non sarà l'ultimo di quelli che potranno presentarsi a breve. Nella conduzione di una Società di tiro con l'arco possono scegliersi varie strade per creare un futuro: quello della modestia e del lavoro quotidiano per lo sviluppo della nostra disciplina, quello delle realizzazioni impiantistiche e della contemporanea azione sul territorio volta alla ricerca di nuove leve e della creazione di un settore giovanile di grande spessore, quella della politica del "meno piedi meno puzzo", quella della acquisizione di Atleti da altre Società a livello nazionale per il raggiungimento del risultato tecnico. Nel fare questa ultima scelta si depaupera il patrimonio di Società sorelle e si rinuncia a tutte le altre ipotesi di lavoro. Si fanno promesse ai tiratori acquisiti a costo zero dalle società di provenienza quasi che alle nostre spalle ci fosse un movimento sportivo e la potenza economica del calcio o della palla canestro! In un altro post ho parlato di "etica" e di "morale" nel tiro con l'arco. Quale momento migliore se non questo per riprendere un argomento spinoso che più volte ho cercato di sollevare a livello Fitarco (inteso come Presidenza, Consiglio Nazionale...)? Il nuovo Regolamento Organico, tanto sventolato, e già rientrato ai box per la revisione, doveva affrontare il problema del cartellino da fare sottoscrivere agli Atleti per evitare il problema di cui sopra....invece tutto è rimasto nebuloso come in passato e nessuno si è preso la responsabilità di avviare un cambiamento veramente epocale. I treni continuano a passare ma la Fitarco resta immobile! La maggior aspirazione legittima di ogni Società è quella di raggiungere le stelle al merito sportivo...ogni mezzo è valido??? Credo di no! Ma proprio in questi giorni la Fitarco ha pubblicato sul proprio sito l'elencazione di tali meriti. Provate a verificarne la consistenza e ponetevi domande! Personalmente ritengo che la strada da intraprendere sia un altra se veramente amiamo il nostro sport. So per certo che tanti tiratori di grande livello ( e ne abbiamo moltissimi in attività) criticheranno questo mio intervento perchè si sentiranno obiettivo diretto ed indiretto delle mie parole, ma hanno torto perchè troppi di loro ho visto transitare da una Società all'altra richiamati dalle chimere, e troppi ne vedo oggi che dopo aver cambiato Società e Regione ponendosi al servizio quali nuovi mercenari, si ritrovano senza amici e senza casa! Altro discorso è quello della verifica all'interno delle nostre Società e della professione di modestia da parte dei nostri Tesserati. Troppo stesso un tiratore di livello medio pensa di poter raggiungere il top e troppo spesso mette in apprensione l'organizzazione ed i programmi delle Società stesse. La prima cosa da insegnare all'emergente è quella di far capire che il tiro con l'arco non è disciplina che possa dare la fama e la ricchezza dei cosiddetti sport maggiori. La nostra è una disciplina che vive sul sacrificio di coloro che fanno girare la ruota...l'atleta ne è un ingranaggio che una volta avulso dal motore diventa un corpo estraneo senza futuro. La mia Società a giorni compirà 40 anni di vita...ne faccio parte da 38 e da oltre 30 la dirigo. Sono pieno di difetti e spesso faccio a pugni con me stesso! Abbiamo visto passare dalle nostre file oltre 1250 tesserati e migliai di simpatizzanti...abbiamo vinto solo 10 titoli Italiani di cui siamo orgogliosissimi! Lo abbiamo fatto con il sudore di tutti. Tanti da noi sono andati via alla ricerca della "gloria" perdendosi nell'illusione e nel tempo. Noi siamo sempre qui, e come noi almeno altre cento Società della Fitarco, che hanno fatto la storia del tiro con l'arco, spesso mastichiamo amaro ma continuiamo a lavorare nell'interesse di tutti.
_________________ Presidente della "Ugo di Toscana"
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Edited by - Ugo Ercoli on 29/09/2005 10:50:29
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Ricfranz
Darth Vader
    
Italy
1275 Posts |
Posted - 29/09/2005 : 11:24:34
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Nel nostro sport le medaglie e le stelle al merito non portano quattrini. I dirigenti devono imparare a programmare, sia tecnicamente, che amministrativamente. L'immobilismo non paga, così come non paga l'avventatezza. La società sportiva deve essere gestita come un'impresa, perché il mondo in cui opera è lo stesso. Forse le nostre società sono troppe, forse un po' meno campanilismo porterebbe a fusioni convenienti. L'amarezza che lascia una notizia del genere, sia compensata almeno da un momento di riflessione umile da parte dei nostri dirigenti, centrali e periferici. Ed incomincio per primo.
Riccardo ------------------ Il bit è eterno. Il suo supporto no. |
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vittarco
Forum Admin
    
Italy
4227 Posts |
Posted - 29/09/2005 : 11:28:39
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Caro Ugo, spesso e volentieri ci riferisce a "società" supponendo che queste siano sempre corpi viventi e floridi capaci di autosanarsi in caso di danni e continuare a lavorare solo per la crescita. Non e' così, perche' in ogni area sociale e commerciale esistono società floride, società in difficoltà, società che nascono e società che muoiono. Il tiro con l'arco non fa eccezione, e non vedo perche' dovrebbe. Tutte le società sono comunque guidate da persone, e se queste persone non sono valide o non sono in grado di svolgere propriamente il loro compito, prima o poi le società muoiono. Tra i compiti dei dirigenti sociali, c'e' il continuo rilancio per la crescita, perche' la situazione di stallo non puo' mai durare se non per brevissimi periodi. O si cresce, o ci si contrae. E poi si muore. L'errore generale, non solo Fitarco, semmai, e' di limitare le morti e lasciar sopravvivere delle società "zombi" senza soci e attività reale (se non magari quella comperata), ma che sfortunatamente contribuiscono alla parte negativa della nostra immagine.
Pensa che io avevo proposto in CF di inserire nello statuto requisiti di crescita per mantenere l'affiliazione. Tipo: primo anno min. 10 soci, secondo min. 20, dal terzo min. 30 .... Con un sistema del genere, i casi di morte sarebbero piu' frequenti, ma avremmo ottenuto una base di società piu' solide per un vero futuro....
__________________________________________________________ Do or don't do. Not to try. Yoda |
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zhot
Han Solo
 
Italy
222 Posts |
Posted - 29/09/2005 : 11:42:15
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L'analisi di Vittorio (lasciamo morire i morti) non è in realtà molto distante da quella che riporto (mia) già espressa altrove (non facilitiamo la morte dei vivi)
quote: Un'aspetto che per me rimane basilare è quello della dispersione delle energie. Con l'obbiettivo di allargare la base si è di fatto promosso e favorito in ogni modo la creazione di una miriade di società. Qualcuno, con cattiveria, dice che sia stato fatto per "far cassa". Effettivamente chiunque abbia voglia può crearsi una società con 10 soci più o meno fittizi, pagandosi le quote di tutti di tasca propria (costa meno di una coppia di flettenti). Si può andreottianamente pensare male o meno, resta il fatto che società di questo tipo sono strutturalmente deboli. Favorire la frammentazione può aumentare le quote per qualche tempo ma di fatto infragilisce la base. Senza creare sbarramenti eccessivi in termini numerici, mi sembra invece utile incentivare la collaborazione tra società (almeno in periodi di "magra" di soci). L' organizzazione di gare in comune o la gestione comune di risorse (palestre, campi, istruttori, materiali) sono esempi. Queste forme portano al superamento dei periodi di crisi o quantomeno alla fusione senza traumi di realtà che non riescono a crescere. La mia impressione attuale è invece opposta: cioè che ovunque si crei un piccolo attrito in una socièta avvenga subito una divisione, tanto costa poco farne un'altra e la Fitarco concede facilmente l'affiliazione. E' sportivamente diseducativo (Ugo dice non etico ma parliamo delle stesse cose) avallare queste situazioni.
Zhot
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Tiger
Leia
  
Italy
310 Posts |
Posted - 29/09/2005 : 11:43:15
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la prima curiosità che mi viene in mente è di sapere quale sarebbe tale società, se è permesso a chi non pratica proprio tutti i "campi" della vita Fitarco |
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vittarco
Forum Admin
    
Italy
4227 Posts |
Posted - 29/09/2005 : 11:55:03
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zhot, pensa che in alcune regioni, al solo scopo di pote mantenere tutti i costi un comitato regionale, si favorisce il frazionamento delle società esistenti invece di promuovere la nascita di nuove società reali... Ma il tema era un altro.... perche' stiamo parlando di COMO, non di un'area con bassa popolazione e basso reddito..... Se una società arcieristica con decenni di storia muore a Como, significa che sono mancati per anni dirigenti capaci, non certo le possibilità di crescita.
Al giorno d'oggi una società cresce e prospera solo se si rivolge al mercato corretto (e dagli, mi ripeto continuamente... ):
- Giovani con famiglie a reddito medio alto - Over 40 di reddito medio alto
e propone: - attività di immagine - un ambiente gradevole - una realtà competitiva e vincente - modelli pubblici noti da imitare.
fate voi per le conclusioni sui singoli punti... La mia società in questo momento ha solo problemi di crescita, non certo di contrazione....
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vittarco
Forum Admin
    
Italy
4227 Posts |
Posted - 29/09/2005 : 12:00:57
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Una piccola nota pratica..... Una società con una storia, comunque, puo' evitare la chiusura chiedendo l'assorbimento da pare di un'altra società piu' sana e diventandone una sezione, magari in attesa di un rilancio successivo. Dire solo: "si chiude" e' ancora una volta sinonimo di dirigenza fallimentare. Ovvio che parlo in termini generici, in assenza di notizie certe e circostanziate. Nessuno dell'ALTA Como ci può illuminare sulla situazione in prima persona?
__________________________________________________________ Do or don't do. Not to try. Yoda |
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deltarco
Leia
  
Italy
480 Posts |
Posted - 30/09/2005 : 17:08:11
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Proprio non esiste una via per salvarla?
Cristiano |
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enrico
Han Solo
 
Italy
124 Posts |
Posted - 30/09/2005 : 18:04:30
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Forse ho letto di corsa xkè in ufficio, ma finora non ho beccato a chi ci si riferisce... |
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deltarco
Leia
  
Italy
480 Posts |
Posted - 03/10/2005 : 10:23:49
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Qualcuno ha novità in merito alla vicenda?
Cristiano |
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titty59
Leia
  
Italy
309 Posts |
Posted - 04/10/2005 : 09:23:27
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Leggo solo ora il topic di Vittarco sulla "proposta" di inserire indici di crescita annuali minimi,per potere riaffiliare una società!?Credo che questa sia veramente un idea fuori dalla logica della moltitudine delle società che "vivono" ,nel ambito fitarco.La "mia" società conta all'incirca 50 iscritti, ha passato momenti piu' o meno "belli" (ora è un momento bello),e non vedo perchè mi si dovrebbe chiudere la porta in faccia ,se ogni hanno non aumento "il fatturato".Quattro vanno ,tre arrivano ,ecc,ecc,.Per le nostre "forze" societarie,questi numeri bastano e avanzano , se poi qualcuno ha altre velleità , ben vengano ,ma lasciamo che anche i piccoli "che si accontentano",possano continuare ad esistere. Ciao |
Edited by - titty59 on 04/10/2005 09:26:37 |
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vittarco
Forum Admin
    
Italy
4227 Posts |
Posted - 04/10/2005 : 09:40:32
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La discussione segue un suo filo logico. Nella premessa c'era che se non si cresce, generalmente poi si ci si contrae e alla fine si muore. La proposta sul vincolo di crescita era legata al raggiungimento di un minimo numero di soci entro tre anni, non a crescere obbligatoriamente in eterno. Se la media nazionale e' 36 soci per società e per costituirne una ne servono minimo 10, chiedere di arrivare almeno a 30 in tre anni non e' una richiesta fuori luogo, ma semplicemnte un requisito per non indebolire il sistema. Una società che nasce con l'ideale di rimanere minimale serve magari ai suoi soci, ma per il funzionamento e crescita del sistema e' deleteria.
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alessandro filippi
Leia
  
Italy
536 Posts |
Posted - 04/10/2005 : 10:28:09
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l'idea potrebbe essere buona ma il modo di attuarla sicuramente dovra rivedere molte cose che già sono fonte di "furbate", l'usare parenti come nonni, zie settantenni o cugini al solo fine di arrivareai fatidici 10 per l'apertura di una societa' non è sicuramente un buon viatico per l'espansione del Ns sport e sicuramente le famiglie si ingrandirebbero se si dovesse arrivare ai trenta dopo i primi tre anni. Quindi regole nuove o vecchi controlli.
ale |
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vittarco
Forum Admin
    
Italy
4227 Posts |
Posted - 04/10/2005 : 10:55:33
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alessandro, il primo anno ci metti due nonni e tre zie per arrivare a 10, e questo e' normale, ma per arrivare a 30 devi proprio avere una famiglia numerosa
__________________________________________________________ Do or don't do. Not to try. Yoda |
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zhot
Han Solo
 
Italy
222 Posts |
Posted - 04/10/2005 : 13:06:01
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Su queste cose sono molto più cattivo di Vittorio. Alziamo il valore assoluto della "quota" societaria. Se per mantenere una affiliazione ci vogliono 3.000 o 5.000 euri all'anno diventa difficile farla per puro sollazzo. Non è in realtà vessatorio o controproducente se ben gestito. Le quote elevate possono essere applicate ai soli atleti e tranquillamente recuperate tagliando i costi gara (es. arbitri gratis o rimborsi gara). In questo modo chi le gare le fa davvero non avrebbe costi reali in più (100€ di iscrizione= 20 gare a 5€ in meno), le socità "fasulle" salterebbero molto in fretta. Gli appassionati, genitori, turisti, ragazzini ecc. continuerebbero a pagare la loro quota come oggi, basta che la società raggiunga il famoso "volume critico" di soci. Lo faccia con 10 o 20 agonisti piuttosto che con 100 "occasionali", in ambo i casi è verificata una credibilità manifesta. Il problema reale (più politico che tecnico) è scegliere il tipo di indirizzo da richiedere (imporre?) alle società, ed in merito penso che si potrebbe discutere molto...
Zhot |
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titty59
Leia
  
Italy
309 Posts |
Posted - 04/10/2005 : 14:29:25
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Ora Vittarco,sono daccordo con la tua proposta! . Riciao |
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deltarco
Leia
  
Italy
480 Posts |
Posted - 04/10/2005 : 18:04:27
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Devo ammettere di aver pensato spesso anch'io che non sarebbe male innalzare di anno in anno il numero minimo di soci per poter effettuare la riaffiliazione per le società di recente nascita. Forse l'unico modo per salvarne molte è proprio quello di spingerle a crescere. Rientrando in topic, però, per la società in questione qual'è stato il motivo che l'ha portata alla chiusura? |
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titty59
Leia
  
Italy
309 Posts |
Posted - 05/10/2005 : 07:44:51
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Zhot ,la tua idea di portare le quote di riaffiliazione ai valori che tu "auspichi",va piu' o meno nella direzione che avevo "inteso io",nel post di Vittarco.Se qualcuno ha tanti soldi da "investire" in una riaffiliazione ,buon per lui, ma credo che molte società con quel "capitale" ci possono tranquillamente "fare un anno di vita".Per cui chi ha delle velleità numeriche ,o di risultati o di che dir si voglia ,sarebbe giusto che prendesse in considerazione anche le reltà di coloro a cui basta "sopravvivere",magari anche ,per puro "dilettantismo domenicale". Ciao |
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zhot
Han Solo
 
Italy
222 Posts |
Posted - 05/10/2005 : 10:34:50
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quote: Originally posted by titty59
...sarebbe giusto che prendesse in considerazione anche le reltà di coloro a cui basta "sopravvivere",magari anche ,per puro "dilettantismo domenicale".
Questo è esattamente l'argomento "politico" su cui penso si potrebbe discutere molto: è giusto/corretto/utile (in termini federali ovviamente) accettare o favorire anche queste realtà? Con quali fini e obiettivi? Attenzione, non sto esprimendo un parere perchè sono personalmente abbastanza combattuto (NB appartengo ad una società piccola, con pochi agonisti e senza fondi!) ma l'argomento mi sembra interessante ed importante!
Zhot |
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titty59
Leia
  
Italy
309 Posts |
Posted - 05/10/2005 : 11:22:12
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Da parte mia ,credo che sia giusto, corretto e utile, accettare tutto cio'.Ogni realtà è giusto che si sviluppi nei modi che ritiene piu' opportuni e produttivi,ci penserà poi il tempo a dire ,se saranno quelli giusti. Riciao |
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Pietro
Cewbacca

50 Posts |
Posted - 11/10/2005 : 12:53:47
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Mi inserisco anche io, faccio parte del consiglio di una piccola società, quest'anno dovremmo essere 45, vedo la via proposta da zhot come impraticabile, le cifre proposte assorbirebbero il bilancio di un'intero anno con il risultato di portare all'estinzione della società. Il nostro è uno sport povero, ma dispendioso, se oltre alle normali spese (gare materiali etc etc) graviamo anche con tasse esorbitanti non so come potremmo fare ad avvicinare nuovi atleti al ns sport. Senza base, e la base è fatta di neofiti e arcieri della domenica, tutto il movimento verrebbe meno. In società stiamo cercando di incentivare la attività agonistica in altri modi, ad esempio piccoli riconoscimenti ai ragazzini, rimborso delle tasse di gara a seconda dei piazzamenti, questo ovviamente fino a quando i nostri fondi ce lo permetteranno. Certo sarebbe bello avere una società fatta per intero di agonisti, magari tutti nei gruppi nazionali o classificati per i campionati nazionali, ma questo è impossibile, esistono le classifiche come per tutti gli sport, non si può pensare di arrivare tutti nei primi 10, a meno di essere solo in 10 e questo certo non lo auguro al nostro come a nessun altro movimento. Ciao Pietro |
Edited by - Pietro on 11/10/2005 12:57:07 |
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