Author |
Topic  |
vittarco
Forum Admin
    
Italy
4227 Posts |
Posted - 27/08/2003 : 16:55:20
|
Michele ha usato ad Atene delle punte sperimentali per le ACE in Tungsteno. A 127 grani, sono in totale lunghe circa la metà di quelle monopezzo equivalenti in acciaio. Questo consente di aumentare il FOC delle sue frecce fino a oltre il 17% e migliorare notevolmente la tenuta nel vento. Unico guaio, il prezzo, per ora esorbitante.
__________________________________________________________ Do or don't do. Not to try. Yoda
|
|
FAX
Luke
   
Italy
864 Posts |
Posted - 02/09/2003 : 14:23:11
|
Qual'è il limite massimo al quale ci si può spingere per il FOC? , io conoscevo 16% per il targa . Quale problemi si incontrano se tale limite viene superato? |
 |
|
vittarco
Forum Admin
    
Italy
4227 Posts |
Posted - 03/09/2003 : 20:26:29
|
quote: Originally posted by FAX
Qual'è il limite massimo al quale ci si può spingere per il FOC? , io conoscevo 16% per il targa . Quale problemi si incontrano se tale limite viene superato?
Non esistono limiti teorici, ma solo pratici (mancanza di componenti adatti). Per allunghi di 26" e punte da 100 gr si e' gia' sopra il 17%,se non sbaglio.
__________________________________________________________ Do or don't do. Not to try. Yoda |
 |
|
volpe
Han Solo
 
Italy
145 Posts |
Posted - 11/10/2003 : 14:15:38
|
Quali sono le particolari caratteristiche di queste punte? |
 |
|
vittarco
Forum Admin
    
Italy
4227 Posts |
Posted - 11/10/2003 : 17:52:18
|
quote: Originally posted by volpe
Quali sono le particolari caratteristiche di queste punte?
Quelle descritte all'inizio del topic. Comunque, le avevo citate come esempio di un prodotto estremo da utilizzare in condizioni estrem, per raggranellare magari l'ultimo punto indispensabile (ad Atene). Ma mi sa di aver scatenato un'altra caccia generale al componente speciale  
__________________________________________________________ Do or don't do. Not to try. Yoda |
 |
|
karis
Leia
  
Italy
576 Posts |
Posted - 11/10/2003 : 17:53:19
|
quote: Originally posted by volpe
Quali sono le particolari caratteristiche di queste punte?
Mi sembra che il topic sia piuttosto esplicativo...o no? |
 |
|
volpe
Han Solo
 
Italy
145 Posts |
Posted - 11/10/2003 : 18:45:22
|
Chiedevo se per esempio hanno una tolleranza più bassa rispetto alle altre?
|
 |
|
Geppo
Luke
   
Italy
948 Posts |
Posted - 12/10/2003 : 22:43:49
|
IN CHE SENSO TOLLERANZA??? |
 |
|
volpe
Han Solo
 
Italy
145 Posts |
Posted - 13/10/2003 : 14:48:06
|
se si misurano le normali punte con una bilancia con errore pari a 1/100 di grano , si riscontra che hanno tutte un peso diverso. |
 |
|
chris
Obi Wan
    
Italy
2447 Posts |
Posted - 13/10/2003 : 15:47:51
|
Parlando di persone di questo mondo e non di gente di altre galassie, credi sul serio che una differenza di 1/10 di grano su ACE lunghe 28 pollici e punte da 100 grani possa farla uscire dal giallo a 90 metri? Se non costasse così caro, farei volentieri delle prove, limando e smussando di qui e di lì per vedere se con un livello tecnico "buono" queste variazioni sono così evidenti.
Quello che è scandaloso non è l'eventuale influenza sulla performance dell'attrezzo, ma il rapporto qualità/prezzo! Sono convinto che un qualunque torniatore (tornista, tornante?) possa fare a mano delle punte con tolleranze minori di quelle fatte industrialmente che si avvalgono di tecnologie meccaniche ad alta ripetitività!
Calcolando, se la variazione tra la più pesante e la più leggera delle punte (da 100 grani) è di 1 grano (un'enormità), la tolleranza di peso a livello di freccia completa (520 a 29 pollici) è sotto lo 0,17% Non credo che al nostro livello possa fare questo grosso danno!
Chris |
 |
|
zorro
Luke
   
Italy
937 Posts |
Posted - 13/10/2003 : 16:00:39
|
Ben detto Chris, nessuna punta al tugsteno può fare la differenza per un comune mortale, la fà semmai il costo che è più alto della freccia stessa!!! Buoni tornitori ci sono, già in un altrotopic è stato scritto che ci sono dei cloni delle brekoff, i un ottimo inox veramente monopezzo (quelle della Easton sono insertate) e con tolleranze bassissime....e costano molto meno delle originali. |
 |
|
vittarco
Forum Admin
    
Italy
4227 Posts |
Posted - 13/10/2003 : 17:57:48
|
Se le tolleranze delle punte fossero veramente dentro il grano, nessuno avrebbe problemi. Ma lo sono solo, e non sempre, all'inerno della stessa patita di produzione. Tanto e vero che la Easton indica sulle bustine il "batch code" del prodotto. Non per nulla, Michele tira punte one piece selezionate a 127 grani, che non potrebbero esistere se le punte fossero nominalmente 125 grani +-1 grano.
No, lavorare il tungsteno non riesce molto facilmente. Le tollerane sono entro il grano (+-)
No, +- 1 grano non fa differenza su 28 pollici di allungo. Ma se non stai attento, come a suo tempo ho descritto in un articolo su Arco, ti trovi con 4 o cinque grani di asta piu' 2 o tre di punta piu' uno o due di colla in piu' o in meno rispetto ad un'altra asta dello stesso "C", ovvero differenze del calibro di 10 e piu' grani, che si sommano alle tolleranze di spine e di linearita'. Stai nel 10 a settanta metri solo se tiri alla perfezione con la rosata centrata sul crocino.....
Un produttore nazionale che faccia punte da ACE o X10 utilizzabili sull'olimpico, non mi sembra che esista. O mi sbaglio? Ricordo le strane punte a "vasetto cinese" che ancora qualcuno usa nel compound, ma non erano assolutamente utilizzabili per l'olimpico. Se qualcuno si fosse messo a fare seriamente punte pr ACE, tra i 90 e i 135 grani, avrebbe davanti un mercato mondiale enorme e affamissimo elo conoscerebero tutti. Ma evidentemente la cosa non sembra interessare. Comnque, tecnologicamnete, sembra facile, ma non lo e' per nulla.
__________________________________________________________ Do or don't do. Not to try. Yoda |
 |
|
chris
Obi Wan
    
Italy
2447 Posts |
Posted - 14/10/2003 : 09:25:07
|
In altre parole, Vittorio sembra d'accordo con quanto ho detto: al nostro livello l'errore indotto da una variazione di 10 grani (presumo sia un +-5 e non un +-10) è ancora inferiore all'errore provocato dalle nostre "variazioni" di tecnica. Mi spiego meglio: se una macchina fa una rosata di 12 mm a 70 metri, significa che il materiale induce una variazione di 6mm dal punto di mira, e quindi per ridurre la rosata bisogna "migliorare" il materiale. Se con lo stesso materiale faccio una rosata di 36 mm, significa che l'errore indotto da me varia è da 12 a 24mm rispetto al punto di mira, cioè da 2 a 4 volte quello indotto dal materiale. Per stringere la rosata devo quindi PRIMA migliorare la tecnica fino ad arrivare a una rosata di almeno 24mm (con un errore quindi da 6 a 12mm). In altre parole, se passo i 330 a 70 metri allora si comincia la ricerca del perfezionismo... Ovviamente è un discorso pratico rendimento/prezzo (e fiducia in se stessi), non un discorso teorico. Il succo è: se la mia rosata (con le ACE standard!) ha un diametro di 48mm (punteggio raggiungibile circa 290) non ci si deve aspettare di fare "il botto" e salire a 320: al massimo si arriva a 305! Con una distribuzione omogenea della rosata sulla superficie del bersaglio, evento molto raro! E soprattutto dopo aver selezionato 6 freccie "identiche": non mi sembra irreale presumere 3 tubi e altrettante punte? Circa 1.000 euri? Ne vale la pena? Non era meglio migliorare la tecnica e salire a 310 senza spendere una lira?
Il giorno in cui tirerò tutte le frecce in un cerchio di 24 mm a 70 metri comincerò a selezionare seriamente le frecce per ridurre la rosata: passerei virtualmente da 330 a 360!
Chris |
 |
|
Ricfranz
Darth Vader
    
Italy
1275 Posts |
Posted - 14/10/2003 : 12:45:25
|
Volevi dire centimetri? |
 |
|
Paolo
Luke
   
Italy
631 Posts |
Posted - 14/10/2003 : 14:19:32
|
Mi auguro parlasse di centimetri, altrimenti smetterei subito.
Scusate se porto un attimo fuori tema il topic, ma nessuno ha mai pensato di inventare una macchina (come dice chris) per la messa a punto degli archi? Una specie, che so, di balestrone dove inserire l'arco, caricare l'allungo desiderato ed ottenere un rilascio, meccanico, sempre uguale. In questo modo avremmo sicuramente una messa a punto ottimale e rapida, specie per gente (come me) che non riesce a fare molte frecce uguali alle altre...
Credo che per istruttori e negozianti possa essere una cosa utile. |
 |
|
M.arco
Leia
  
Italy
471 Posts |
Posted - 14/10/2003 : 14:31:53
|
Esiste, l'ho vista di sfuggita tempo fa da Bernardini.
|
 |
|
Geppo
Luke
   
Italy
948 Posts |
Posted - 14/10/2003 : 14:36:27
|
bhe ma la messa a punto dell'arco va fatta su misura dell'arciere, considerando il suo modo di sganciare e tutto il resto...acchesserve una macchina che fa tutto perfetto quando noi non lo siamo? |
 |
|
chris
Obi Wan
    
Italy
2447 Posts |
Posted - 14/10/2003 : 14:38:37
|
Oooooops! erano centimetri, non millimetri! Scusate!
L'idea del balestrone per studiare la dinamica della freccia esiste già. Andrebbe forse bene per eseguire una messa a punto "standard", ma sicuramente non andrebbe bene per una messa a punto ottimale per un arciere! Basti pensare alla diversa distanza occhio-mandibola (varia il punto d'incocco), alle diversità del rilascio (paradosso più o meno evidente) che influenzano bottone, center-shot e mirino! Al limite potrebbe essere utile DOPO la messa a punto, per verificare per esempio le curve di risposta dei flettenti di un arco messo a punto per un umano! per verificare la sincronia di chiusura, o (inventando uno sgancio "manuale" meccanico) misurare in che misura il paradosso dell'arciere influisce sulla taratura "pura" dell'arco da parte della macchina... Potrebbe servire per esempio a Michele & company per avere archi veramente identici sotto il profilo dinamico in modo che si possano poi valutare i parametri umani sui materiali impiegati o sulle linee di carico di riser diversi o flettenti diversi!
La butto lì (non ho veramente capito cosa ho detto ma suonava proprio bene)!
Chris |
 |
|
Paolo
Luke
   
Italy
631 Posts |
Posted - 14/10/2003 : 15:39:53
|
Io invece pensavo potesse servire a bassi/iniziali livelli, dove metti il novello arciere nelle condizioni di tirare con un arco "decente" senza tentare messe a punto impossibili proprio per la carenza di tecnica (come fai a capire se la spennata va alta o a destra se la rosata è perennemente esplosa sul paglione?)
Queste messe a punto temerarie sono poi il godimento dei guru delle varie compagnie... |
 |
|
Geppo
Luke
   
Italy
948 Posts |
Posted - 14/10/2003 : 15:47:10
|
Secondo me per iniziare basta che metti il mirino in modo che mirando nel centro del bersaglio anche l'asse dell'arco sia nel centro del bersaglio (ti serve qualcuno che ti guardi da dietro in piedi su una sedia) dopodiche' giri il bottone finche' la tua rosata e' centrata anche lei nel bersaglio. Questo e' quanto basta ( e anche di piu') per poter iniziare a tirare con un arco tarato decentemente. Per fare di piu' bisogna iniziare con le spennate ma per fare cio' devi gia' avere una rosata abbastanza stretta e costante. |
 |
|
chris
Obi Wan
    
Italy
2447 Posts |
Posted - 14/10/2003 : 15:48:28
|
Semplice: la spennata non la fai tirare!
Se l'errore di tecnica supera di molto l'errore della messa a punto prima si mette a posto la tecnica, poi il tuning! In altre parole, si mette il newbie in condizioni di tirare un arco decente mettendo un punto d'incocco all'altezza "canonica", con un center-shot "canonico" e si tenta una regolazione del bottone nel modo "canonico" (a 5-10-15-20-25 metri dal bersaglio). Man mano che il newbie diventa "maturo", si rifà il tuning andando a 30-35-40-45-50 metri e oltre. Quando la rosata diventa decisamente decente, allora si tolgono le alette e si fa un fine-tuning a 70 metri (o altra distanza)!
Chris |
 |
|
Topic  |
|