| Author |
Topic  |
|
|
Avalon
C3PO
Italy
36 Posts |
Posted - 10/11/2005 : 08:47:22
|
Oggi ho un dilemma da porre agli amici del forum: qual è la vostra opinione in merito allo "scendere", ossia rinunciare a un tiro a causa di qualche distrazione esterna che ci ha disturbato o perché abbiamo saltato qualche controllo nella nostra sequenza di tiro (o un dannato clicker che non scatta )? Credo che l'argomento sia importante perché riguarda soprattutto l'atteggiamento in gara, dato che in allenamento a volte si tira di tutto accompagnando il peggiore degli obbrobri con frasi del tipo: "tanto questa in gara non l'avrei tirata" , ma non ho mai trovato discussioni in merito nei testi di arcieria che mi è capitato di leggere (a dir la verità pochi...). Anche perché in giro si sentono pareri completamente discordanti. Si va da quegli istruttori completamente contrari perché non devono esistere disturbi esterni dato che mentre tiri sei solo tu con il tuo arco, la freccia e il bersaglio e si arriva all'assurdo di tirare qualunque cosa, a chi invece ti dice di scendere non appena senti qualcosa che non va arrivando a vedere arcieri (io li ho visti) che in una voleè salgono dieci volte, magari senza neanche concludere la trazione, per poi tirare tre frecce col semaforo giallo e con grossi rischi di "bruciature". Solitamente la verità sta nel mezzo ma vorrei sapere, secondo il vostro parere, dov'è questo mezzo (1 freccia a voleé, 1 freccia a gara...) per capire quando iniziare a chiedersi se non ci sia qualche problema nell'approccio psicologico al tiro, che ritengo causa principale (per non dire unica) della sensazione di "non a posto".
Stefano.
|
Edited by - Avalon on 10/11/2005 08:48:23
|
|
|
vittarco
Forum Admin
    
Italy
4227 Posts |
Posted - 10/11/2005 : 09:45:57
|
Argomento difficilissimo, perche' coinvolge le cellule cerebrali, non il tiro con l'arco....
La rinuncia al tiro si puo' classificare in quattro categorie base.
1) Rinuncia per impossibilità di uscire dal cliker fisica (allungo sbagliato, mancato controllo della punta sotto clicker, crampo muscolare o dolore improvviso)
2) Rinuncia per disturbo esterno improvviso (rumore, variazioe di luce, oggetti o persone in movimento nel campo visivo, folata di vento, granello di polvere nell'occhio ecc.)
3) Rinuncia per percezione di reale errore nella sequenza di trazione.
4) Rinuncia per paura di sbagliare, in alcunoi casi classificabile come target panic.
I casi uno, due e 3 sono ovviamente normali e dovuti, ovvero in questi casi si DEVE scendere.
Il caso 4 e' invece il problema reale, che spesso viene mascherato da 1/2/3 nelle spiegazioni del soggetto, tanto che questi arriva ad autoconvinersi della loro realtà, anche se tali fattori appaiono ad un osservatore esterno inesistenti. La cura in alcuni casi e' lunga e difficile, e non puo' prescindere da un buon rapporto arciere/allenatore (improbabile che uno si risolva il problema da solo). Qualche rara volta, purtroppo, il problema può anche rivelarsi irrisolvibile (per lo meno a me e' capitato tre volte in 33 anni di non ruscire a risolverlo....)
__________________________________________________________ Do or don't do. Not to try. Yoda |
 |
|
|
zhot
Han Solo
 
Italy
222 Posts |
Posted - 10/11/2005 : 12:31:39
|
Purtroppo, Vittorio, il problema 4 è stato (e forse ancora lo è) pesantemente incentivato da una frangia di istruttori che facevano del "se non sei perfetto scendi!" una ragione di vita. Fra gli attuali juniores o giovani seniores ce ne sono ancora una infinità. ... o forse non sono così tanti ma sono talmente fastidiosi quando te li trovi in piazzola, da sembrare di più... Certo è che in campagna pesano!
Io scendo forse troppo poco e tiro anche qualche freccia che dovrei tenere, ma penso che in condizioni regolari (no 1-2-3 per intenderci), il fenomeno dovrebbe essere sporadico o inesistente.
Zhot |
 |
|
|
CarbonPlus
Han Solo
 
Italy
216 Posts |
Posted - 10/11/2005 : 16:22:59
|
Vincere!Vincere!Vincere! Come in ogni altro sport anche nell'Arco si desidera vincere. Ma a volte occorre ricordarsi che è un gioco e che ti diverte! Pensaci, e vedrai le frecce scorrere con molta più facilità. |
 |
|
|
enjambement
Han Solo
 
Italy
164 Posts |
Posted - 10/11/2005 : 18:03:48
|
Secondo il mio modestissimo parere credo sia naturale il fatto di tonrnare giù e ripitere l'azione se ho riscontrato qualche difficoltà. Anzi, mi chiedo perchè non farlo; l'approccio con cui ci si avvicina a questo sport può rendere necessaria o inutile questa manovra, è solo questa la verità.
Quante ombrose dimore hai gia sfiorato, anima mia,senza trovare asilo: dal sogno rifluivi alla memoria, da memoria tornavi a essere un sogno, per via ti sorprendeva la bufera. M.Luzi |
 |
|
|
zhot
Han Solo
 
Italy
222 Posts |
Posted - 11/11/2005 : 11:24:51
|
quote: Originally posted by enjambement ... credo sia naturale il fatto di tonrnare giù e ripitere l'azione se ho riscontrato qualche difficoltà...
L'equivoco sta nel "normale". Rendersi conto di qualcosa fuori posto non può essere "normale" (=continuo e ripetuto) altrimenti tutta la preparazione a monte della gara è sbagliata o da rivedere. Ognuno tira come sa e la gara non deve essere il luogo della messa a punto. Questo non significa che non possa accadere qualcosa di diverso dal nostro standard, ma parliamo di eccezioni non di normalità. Una sequenza di tiro costantemente sballata si corregge in allenamento, non in gara!
Zhot |
 |
|
|
enjambement
Han Solo
 
Italy
164 Posts |
Posted - 11/11/2005 : 12:46:54
|
Con l'aggettivo normale volevo intendere che nell'eventualità si verificasse un eccezione di qualsiasi natura che disturba l'esecuzione del tiro, si interrompe l' azione ripetendola; con questa premessa ripeto è naturale tornare giù... Il problema, secondo me, nasce da come viene vissuto questo sport e sopratutto in ambito agonistico. Allora vi chiedo: se la gara viene vista come un gioco e nulla più allora non ha neppure senso parlarne. Ma se si gareggia per vincere ci sono in ballo molti fattori...per giustificare tale gesto, paura prima di tutte. Quindi è vero che spesso si torna giù per indecisione e null'altro. Ma riguardando il filmato della finale dei campionati europei, vinta da Michele Palumbo, mi viene da fare una riflessione; poiche ho notato che quasi ad ogni freccia tornava giù, sicuramente per indecisione, ma se non l'avesse fatto avrebbe vinto...
Quante ombrose dimore hai gia sfiorato, anima mia,senza trovare asilo: dal sogno rifluivi alla memoria, da memoria tornavi a essere un sogno, per via ti sorprendeva la bufera. M.Luzi |
Edited by - enjambement on 11/11/2005 22:50:08 |
 |
|
|
deltarco
Leia
  
Italy
480 Posts |
Posted - 11/11/2005 : 16:39:18
|
Qualcuno mi disse che scendere è un atto di forza dell'arciere. Personalmente sono d'accordo con questa "massima"; a volte si tira una freccia perchè non si vuole (o non è possibile) salire nuovamente, pensa ad esempio a chi durante una gara deve ancora tirare una freccia ed il semaforo sembra giallo da un'eternità... che coraggio serve talvolta per prendere una decisione del genere!!! A me è capitato spesso, si forza l'uscita dal clicker pur di non fare uno zero!!! Come hai capito mi riferisco ad un contesto agonistico, in allenamento non si presta quasi mai attenzione a quanto tempo impieghiamo per tirare o quante volte mediamente scendiamo, è biologico, anche se non dovrebbe essere così!!! E in quante occasioni dopo un rilascio si dice che una freccia così in gara mai l'avremmo tirata!!! Durante la competizione è il nostro inconscio a prendere decisioni di questo genere, a dirci se rinunciare al tiro o se andare avanti. In ogni caso, quando il tempo d'esecuzione sembra allungarsi, o non ci sentiamo sicuri, meglio scendere. |
 |
|
|
cava75
Han Solo
 
148 Posts |
Posted - 12/11/2005 : 14:39:26
|
Il filmato di Palumbo, ma si puó dire la stessa cosa della finale olimpica di Galiazzo. Se si perde la concentrazione sul centro si DEVE scendere. Se invece "Basta che la freccia prenda il bersaglio, tanto siam qua per divertirci" allora il discorso cambia... |
Edited by - cava75 on 12/11/2005 20:14:11 |
 |
|
|
cava75
Han Solo
 
148 Posts |
Posted - 12/11/2005 : 20:15:42
|
Ho corretto il post, tanto il senso non cambia, cosí anche i puntigliosi son contenti. Non credo comunque che Galiazzo avesse in mente dei nove quando scoccava... In ogni caso un compound con dei nove non va molto in la... non sto parlando di Galiazzo, OVVIAMENTE. |
Edited by - cava75 on 12/11/2005 20:17:51 |
 |
|
|
cava75
Han Solo
 
148 Posts |
Posted - 13/11/2005 : 14:38:49
|
| Un muto dice a un sordo c'é un cieco che ci sta spiando. |
 |
|
|
deltarco
Leia
  
Italy
480 Posts |
Posted - 16/11/2005 : 09:52:36
|
Nessuno ha in mente di fare un nove quando scocca, anche se magari, dopo avere rilasciato sarebbe disposto a pagare pur di averlo realizzato... Scherzi a parte, quando una persona decide di scendere, non lo fa perchè teme di fare un "tiraccio", ma poichè vede che qualcosa non va, ad esempio non riesce ad uscire dal clicker o ha iniziato a tremare, oppure perchè sente di non aver fatto il gesto tecnico come al suo solito... i motivi sono tanti!!! Se qualcosa non va, è la qualità del tiro a risentirne subito dopo (magari fare un nove in quel caso!!!), ma son convinto che non sia il primo pensiero di un arciere in quei difficili attimi! |
 |
|
|
cava75
Han Solo
 
148 Posts |
Posted - 16/11/2005 : 19:12:30
|
quote: Originally posted by deltarco
Nessuno ha in mente di fare un nove quando scocca, anche se magari, dopo avere rilasciato sarebbe disposto a pagare pur di averlo realizzato...
Esatto! questo era il senso  Miriamo tutti al 10, anche se poi magari ci scappa il nove e anche se magari va benissimo cosí
quote:
Scherzi a parte, quando una persona decide di scendere, non lo fa perchè teme di fare un "tiraccio", ma poichè vede che qualcosa non va, ad esempio non riesce ad uscire dal clicker o ha iniziato a tremare, oppure perchè sente di non aver fatto il gesto tecnico come al suo solito... i motivi sono tanti!!! Se qualcosa non va, è la qualità del tiro a risentirne subito dopo (magari fare un nove in quel caso!!!), ma son convinto che non sia il primo pensiero di un arciere in quei difficili attimi!
In definitiva, se dopo aver tirato a volte dicamo: "Cavolo, ma perché non sono sceso?", vuol dire che probabilmente abbiamo buttato un tiro e che probabilmente dovremmo imparare a scendere di piú.
 |
Edited by - cava75 on 16/11/2005 19:15:03 |
 |
|
|
deltarco
Leia
  
Italy
480 Posts |
Posted - 21/11/2005 : 10:05:43
|
| Pienamente d'accordo!!! |
 |
|
|
zhot
Han Solo
 
Italy
222 Posts |
Posted - 21/11/2005 : 10:10:58
|
Apro un capitolo critico (specialmente con gli istruttori-allenatori).
Chi ha detto che si deve mirare al 10?
Esagero, ma il senso vuole essere:
per un arciere olimpico da 4-500 punti indoor (tanto per avere un qualsiasi riferimento), è più corretto ostinarsi a cercare un 10 che è più che altro casuale o regolarizzare la rosata, prima nell'8 e pio nel 9? E' un equivoco non banale, che porta (tra l'altro) all'abbandono di un sacco di persone "che non ci prendono". Regolarmente nel 10 ci vanno solo pochi campioni, questo non significa che gli altri ci debbano rinunciare, ma comunque gli obiettivi devono essere calibrati sulle proprie capacità "reali". Il nostro arciere "media 8" ha sprecato un tiro quando tira un 6 o un 7 lontano, nel 8 o nel 9 non ha buttato un tiro. Misurandosi in questo modo si colgono i margini di crescita, restringendo con il tempo il diametro dell'errore, nell'altro modo si offre allo sconforto facile presa... Che un target troppo elevato dia risultati negativi è evidente, per esempio ai campagnoli che confrontano l'occhiale ed il pidocchio a 20 metri. Stessa distanza, sull'occhiale (giallo grande= 4 e 5 del pidocchio) si esce difficilmente dal giallo, sul pidocchio la rosa si allarga drammaticamente. Il 5 del pidocchio (obiettivo difficile per la stragrande maggioranza degli arcieri) amplifica gli errori, e alla stessa distanza la rosa si allarga.
Avete mai provato a mirare al 4? (inteso ad una zona larga come il 4) La differenza di colore non semplifica le cose ma la rosata si stringe immediatamente.
Per restare in topic, la necessità di scendere cala drasticamente se l'obiettivo è proporzionale alle reali capacità.
Zhot
|
 |
|
|
deltarco
Leia
  
Italy
480 Posts |
Posted - 21/11/2005 : 10:26:16
|
So di molti arcieri che per ovviare a questa "problematica" hanno montato una diottra particolarmente larga senza riferimenti interni (punto di mira) e mirano per concentricità. Indubbiamente ostinarsi a cercare il dieci potrebbe essere, in molti casi, più dannoso che utile; lo studio della rosata è un indice significativo per osservare eventuali progressi tecnici. |
 |
|
|
cava75
Han Solo
 
148 Posts |
Posted - 21/11/2005 : 22:21:03
|
Credo di essere stato nuovamente frainteso... mirare al 10... intendevo colpire il 10. Ovvero focalizzare totalmente la propria attenzione ovvero mirare a qualcosa che ci fará colpire il 10 (almeno in teoria). Non conosco nessuno (fore sono io a conoscere poca gente...) che scocchi una freccia cercamndo intenzionalmente di prendere qualcosa che non sia un 10.
Il problema in ogni caso era: "scendo o non scendo?"
La MIA risposta é: se perdi la concentrazione su ció a cui stai mirando, sia il 10, il 4 o tutto il bersaglio, SI' SI DEVE SCENDERE
Io nella diottra ho un cercio poco piú piccolo del giallo a 18m, vedo cioé il cerchio contornato da una sottile striscia di giallo. Quando sono in mira cerco di mantenere tutta la concentrazione sul centro del centro del centro........ quando, ancora raramente, ci riesco, mi rendo conto che il cerchiolino sulla diottra é perfettamente centrato e faccio 10. |
Edited by - cava75 on 21/11/2005 22:24:27 |
 |
|
| |
Topic  |
|
|
|