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sirklaud
C3PO
3 Posts |
Posted - 26/11/2004 : 19:21:58
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vorrei conoscere altre impressioni sul riser revolution da chi lo usa. grazie
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Stef4o
Cewbacca

Italy
87 Posts |
Posted - 30/11/2004 : 12:23:17
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Premessa: le impressioni/sensazioni sono valutazioni personali basate su parametri non dichiarati e non standard.
Ciò premesso, devo dire che la prima impressione è stata molto negativa. Ho provato per la prima volta il riser "revolution" nella versione 25" RH questa estate sul campo, semplicemente passandogli gli accessori ed i flettenti che abitualmente utilizzo su un Explorer (stesso produttore, stesse caratteristiche). Ho guardato per prima cosa all'allineamento dei flettenti (un paio di Border Evolution ML2 da 38# a 68") e controllato brace e tiller nel modo classico (con la squadretta ): - brace a 7" 3/4 - tiller a 1/4 "
Poi ho tirato una freccia 
Sensazione complicata, una somma di reazioni negative sia sulla mano dell'arco che sul mento fino alla nuca  , cosa che non accadeva utilizzando lo stesso materiale sull'Explorer...
Ho dato la colpa al brace troppo basso, alla particolare curva dei flettenti adattati al nuovo angolo di attacco (da cui il brace troppo basso), alla stabilizzazione che poteva non essere adeguata... la messa a punto di quest'arco è diventata un fatto personale e quasi una sfida. Dopo una settimana di lavoro serio e coscienzioso, che tra l'altro mi ha dato l'opportunità di sperimentare una nuova tecnica di tuning, ho finalmente l'arco che tutti gli altri frequentatori del forum dichiarano di possedere: un "compound" sotto l'aspetto di ricurvo, un mostro di stabilità e di efficienza ....
Ironia a parte, ecco in sintesi i pro e i contro del riser "revolution" che ho rilevato nei confronti dell'explorer:
PRO - Sensazione di maggior velocità in chiusura dei flettenti; - Sensazione di minori vibrazioni residue; - Sensazione di miglior bilanciamento delle masse;
CONTRO - non è possibile regolare tiller e potenza ad arco armato (fa scadere la garanzia); - nella vite di regolazione non c'è il "fine corsa" (semplificazione costruttiva, ma sarebbe utile averlo), lo scatto ogni mezzo giro invece non è molto utile, potrebbe essere interessante se realizzato a intervalli più piccoli (es. 8 scatti per un giro come nel clickbutton, stesso costruttore); - la regolazione della potenza è esclusivamente "a crescere" di circa il 10%, sarebbe utile avere anche un 5% "a calare" (come nell'explorer, stesso costruttore); - c'è un profilo spigoloso in prossimità della grip che può risultare fastidioso (probabilmente sarà arrotondato nelle prossime versioni);
Considerando la differenza di prezzo fra i due riser, non sono affatto pentito dell'acquisto, anzi, credo doveroso - per un istruttore - conoscere i nuovi materiali e condurre sperimentazioni dirette, meglio ancora se supportate con indicazioni tecniche dettagliate da parte del produttore (ma è un argomento delicato).
Dalle successive prove di tiro al bersaglio ho avuto la conferma della mia attuale media (intorno al 27/28 per volée ai 18 metri su visuale da 40 cm), da cui la conferma dell'adagio "non è l'arco che fa l'arciere, ma l'arciere che fa l'arco"... 
Certamente il "revolution" è un riser ancora in fase di evoluzione e sviluppo, ogni valutazione deve tenere conto di questo fatto.
Non ho ancora terminato la sperimentazione, pertanto i dettagli scientifici dei risultati non possono ancora essere pubblicati. Ho però intenzione di farlo quanto prima, sul mio sito ed eventualmente sulle riviste specializzate.
Stefano Ghedini |
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sirklaud
C3PO
3 Posts |
Posted - 06/12/2004 : 19:08:54
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molte grazie a stefano |
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chris
Obi Wan
    
Italy
2447 Posts |
Posted - 06/12/2004 : 19:42:09
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Ho preso anch'io il revolution, ma ancora non ho potuto sperimentarlo sul serio.
Finora le impressioni di tiro sono state molto piacevoli, negative invece le sensazioni tecniche: - bottone beiter: bisogna prendere un pistone extralungo apposito! - regolazione center-shot: la finestra molto larga fa stare l'asta molto vicino all'arco. Per ora non è un problema (spin-wing), ma mi chiedo per le alettone in penna naturale se ci possa essere interferenza - mancanza di un "invito" per il pin di tenuta dei flettenti (quello sotto la coda di rondine), che rende più difficoltoso del previsto l'inserimento dei flettenti nei pocket - ho dovuto controllare la tenuta di tutti i bulloni - viti di ancoraggio del mirino non standard e soprattutto non fornite insieme all'EVO (stesso produttore). Per fortuna sono viti standard reperibili in ferramenta senza problemi.
Per quanto riguarda le sensazioni - la più forte è stata quella di assenza di rumore e di vibrazioni residue. - a seguire l'apparente stabilità della mano sulla grip (molto più stretta dell'altro arco), anche se ovviamente devo ancora stabilire se sia effettivamente più stabile o se sia solo una prima impressione dovuta alla maggior pressione dell'arco contro il palmo derivante dalla minor superficie di appoggio.
Mancano ancora completamente le misurazioni vere: FPS, tuning, eccetera... Appena ho un attimo di tregua lo provo seriamente... e vi saprò dire.
Aragorn il Prode (Chris)  |
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Tiger
Leia
  
Italy
310 Posts |
Posted - 07/12/2004 : 00:14:48
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x Chris: quante libbre effettive ?? molti dei dubbi che ho sentito riguardano la "tenuta" agli alti libbraggi ... sperimentale o meno alcuni lo danno a priori come un "giocattolo" per donne e/o ragazzi ...   |
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chris
Obi Wan
    
Italy
2447 Posts |
Posted - 07/12/2004 : 11:30:58
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Non avendo attualmente sponsor, o meglio avendo il solito "sponsor unico", di flettenti ne ho un paio solo. Quindi il libraggio era il mio solito: 43-44 libbre (non dispongo di un dinamometro!)
Da fonte sicura so che l'arco è stato testato con libraggi superiori a 45 libbre su banco di prova con rilasci a vuoto: si sono sempre scassati i flettenti e mai il riser. Questo ovviamente depone a favore dell'arco stesso!
Aragorn il Prode (Chris)  |
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zhot
Han Solo
 
Italy
222 Posts |
Posted - 07/12/2004 : 12:47:18
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Come già accennato in passato i dubbi (riguardo ai libbreggi elevati) non sono legati alla resistenza alla rottura, quanto alla (in)capacità di restituire l'energia accumulata. Per leggi meccaniche note a molti e che risparmio agli altri, qualsiasi macchina compia un lavoro "disperde" energia , energia che, nel nostro caso, non viene restituita alla freccia. Nelle prove sui flettenti che si leggono sulle riviste, equivale sostanzialmente a quella perdita "per isteresi" che differenzia le curve di carico e di scarico. Un teorico riser infinitamente rigido, non subendo deformazioni, non compie lavoro e quindi restituisce (per quanto riguarda la deformazione interna) l'energia accumulata al 100%
Il dubbio, lecito osservando le caratteristiche del revolution, riguarda il fatto che questo riser abbia la possibilità di "piegarsi" più di altri modelli, accumulando energia che inevitabilmente viene resa in minura minore. Tale fenomeno si evidenzia con il salire del carico (lbs).
E' la sensazione triste di chi ha abbandonato un radian (rigido) per un avalon (molle, non trovo altro termine).
Questo non significa necessariamente un riser "non buono". Per motivi di sensazioni, vibrazioni e quant'altro ad alcuni può andare bene o addirittura meglio. Rimane il fatto che un riser molle "rende" di meno e chi considera la velocità un parametro importante non può trascurare la rigidezza del riser.
Detto ciò, dato che sono lontano dagli archi da molto tempo, se qualcuno ha informazioni valide in merito, interessano molto anche a me.
Alles in gold
Zhot
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FAX
Luke
   
Italy
864 Posts |
Posted - 07/12/2004 : 13:44:41
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a conferma di ciò che scrive Zhot, gli archi con un 'ponte' leggasi DMS Dalmonte, Aerotech, Axis, e il nuovo della W&W, ma anche tutti i compound Hoyt, sono tutti molto rigidi prediligendo alla fine la velocità della freccia più che l'assorbimento dell'energia vibrazionale. All'arciere la scelta di: - un arco veloce ma con delle vibrazioni notevoli o - un arco lento ma con pochissime vibrazioni.
Secondo una mia modestissima opinione il Revolution gioverebbe parecchio a chi tira con l'arco nudo...
Ciao |
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Stef4o
Cewbacca

Italy
87 Posts |
Posted - 07/12/2004 : 16:52:09
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Dal momento che il topic mi appassiona, intervengo ancora. Portate pazienza.
quote: Originally posted by FAX
a conferma di ciò che scrive Zhot, gli archi con un 'ponte' leggasi DMS Dalmonte, Aerotech, Axis, e il nuovo della W&W, ma anche tutti i compound Hoyt, sono tutti molto rigidi prediligendo alla fine la velocità della freccia più che l'assorbimento dell'energia vibrazionale. All'arciere la scelta di: - un arco veloce ma con delle vibrazioni notevoli o - un arco lento ma con pochissime vibrazioni.
Non mi risulta che il DMS abbia un "ponte" come l'Axis, è più corretto forse dire che il DMS "assomiglia ad un ponte" per via della struttura reticolare tetraedrica. Il nuovo della W&W (al secolo, "X-Pert") invece sembra un Axis rovesciato, il "ponte" non è stato messo per la ricerca della maggior velocità, ma più realisticamente per attenuare e assorbire le vibrazioni. D'altra parte, questa ricerca di minori vibrazioni sul polso dell'arciere è partita con il riser "Infinite" e sembra il nuovo filo conduttore delle produzioni tecnicamente più avanzate. Ci sarebbe da dire qualcosa anche sul ponte Axis (e dell'aerotech, versione riveduta e corretta), che è stato messo più per motivi strutturali che per altro. Comunque, la struttura ricorda un triangolo, che è la figura piana base del tetraedro. Traetene voi le conclusioni. Personalmente non comprerei mai quote: un arco veloce ma con delle vibrazioni notevoli
perché 1) sarebbe un arco "non guidabile"; 2)le instabilità causa delle notevoli vibrazioni porterebbero prima o poi alla rottura meccanica il riser in questione; 3) il mio polso non sopporta gli stress inutili 
quote: Originally posted by zhot
Il dubbio, lecito osservando le caratteristiche del revolution, riguarda il fatto che questo riser abbia la possibilità di "piegarsi" più di altri modelli, accumulando energia che inevitabilmente viene resa in minura minore. Tale fenomeno si evidenzia con il salire del carico (lbs).
Per tentare di fugare il dubbio, vediamo meglio le caratteristiche del revolution con l'aiuto di qualche disegno:
 Come è noto, questa è la schematizzazione delle forze che agiscono sulle diverse facce del riser (con l'esclusione della forza peso). Nel caso di un riser metallico omogeneo (o di un longbow di legno) le molecole sono sottoposte a forze diverse che ne provocano lo scorrimento per "piani paralleli", le une sulle altre. Se potessimo "fare a fette" un riser, ecco cosa potremmo vedere:
 Assomiglia alla sospensione "a balestra" che vediamo in molti camion, la rigidità del riser dipende dalle caratteristiche meccaniche delle "fette" (modulo di Young) e dall'attrito che si oppone allo scorrimento delle "fette".
 nel revolution le "fette" sono segmentate dalle viti di fissaggio, l'effetto complessivo è di maggiore rigidità perché le caratteristiche meccaniche devono tenere conto del segmento, che è molto più corto della "fetta" originaria. Questo effetto lo sperimentiamo tutte le volte che tagliamo una freccia lunga e la ritroviamo sì più corta, ma più "rigida". Tutto qui? No, in verità c'è un vantaggio ulteriore: le onde meccaniche, nella propagazione, attraversano superfici di confine e materiali di diverse densità e caratteristiche meccaniche. In questo "viaggio" sono attenuate da una sorta di "resistenza". Per fare un paragone, è come l'attenuazione delle onde luminose attraverso un vetro spesso 10 cm confrontato con quella attraverso 10 vetri spessi 1 cm e sovrapposti. Nel secondo caso l'attenuazione è visibilmente maggiore.
Comunque, la prova principe per dimostrare la rigidità assoluta e relativa di un riser è quella optoelettronica con il laser. Peccato che la si possa effettuare soltanto in laboratori specializzati. Ai comuni mortali resta il cronotachigrafo (e tanta buona volontà).
Stefano Ghedini
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Edited by - Stef4o on 07/12/2004 19:06:51 |
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FAX
Luke
   
Italy
864 Posts |
Posted - 07/12/2004 : 17:39:40
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Stefano, bella analisi seriamente.
Premetto di non voler pubblicizzare nessuno a favore di qualcun altro.
Mi riferivo appunto ad un "ponte" (virgolettato) per identificare tutti quegli archi progettati con una struttura di quel tipo.
Magari lo scopo finale della progettazione di questi archi era diverso, ma io sono convinto che la presenza del "ponte" irrigidisca la struttura e incrementi di conseguenza la velocità della freccia rispetto ad un arco normale (cosa che io prediliggo ma non è detto che sia l'unico modo per fare più punti), sia esso posto - dietro al pivot (per es. Hoyt) che lavora sulla compressione del materiale; - che davanti al pivot (x-pert e DMS) che lavora sulla trazione del materiale.
Per ciò che riguarda i punti per te svantaggiosi: 1) In che senso "non guidabile"? 2) non so, quanti axis per es. si sono rotti nel tempo, hai una casistica? 3) neanche il mio, ma non ho mai sofferto di stress meccanico alle articolazioni (tiro con un aerotech da quasi due anni), inoltre ho una teoria molto personale sulla trasmissibilità di vibrazioni dall'arco alle articolazioni...
Per quanto riguarda il Revolution: mi pare di ricordare che le "fette" sono montate con dei bulloni intervallati da spessori in gomma dura serrati con dei bulloni a una forza stabilita (credo da simulazioni ) la deformazione meccanica dell'arco in trazione viene stabilita anche e sopratutto dal giogo dei bulloni e dalla deformazione degli spessori in gomma secondo me non trascurabili. |
Edited by - FAX on 07/12/2004 18:03:21 |
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Stef4o
Cewbacca

Italy
87 Posts |
Posted - 07/12/2004 : 18:53:33
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per FAX:
Non credo che questa sia pubblicità, semplicemente si analizza il materiale disponibile sul mercato, dal punto di vista di chi dovrà usarlo. Niente marketing.
Non ho ancora incontrato quote: un arco veloce ma con delle vibrazioni notevoli
ma solo archi più o meno veloci dalle vibrazioni contenute. Spero vivamente che i costruttori non vogliano smentirmi, ma le vibrazioni notevoli le ho incontrate soltanto in archi non sintonizzati correttamente. Quindi, anche il tuo aerotec può stare tranquillo, non avevo nessuna intenzione di denigrarlo. Semplicemente volevo evidenziare una sostanziale differenza funzionale nell'impiego dell'elemento "ponte" conseguente a diverse motivazioni costruttive. Niente più.
Prendo atto della possibile polivalenza del "ponte" sull'X-Pert, non ho prove dirette e quindi mi fido. Per ora.
Il senso di "non guidabile" lo puoi capire dal mio primo post. Sensazione di aver preso un pugno diretto al mento. A tappeto al primo round.
Se il costruttore del revolution avesse fornito qualche spiegazione in più, forse oggi non saremmo qui a chiederci di viti e controviti, rondelle in gomma e simili. E anche le rondelle di gomma dura sono un materiale elemento dalle caratteristiche meccaniche diverse che contribuisce ad attenuare la propagazione delle onde meccaniche attraverso le "fette" del riser. Aggiungo: se pensi che in natura i corpi sono generalmente dei "filtri passa-basso", allora l'allentare o lo stringere le viti (con conseguente "ammorbidimento" o "indurimento" delle rondelle elastiche) potrebbe essere il sistema per "sintonizzare" il riser a certe frequenze, e quindi impostare la frequenza di taglio del predetto filtro. Ora non posso essere più preciso - come anticipato ho la sperimentazione in corso, non penso che sia serio fornire dei risultati parziali - ma ecco un input: la deformazione meccanica dipende certamente anche dagli elementi che hai identificato, ma bisogna capire: 1) se c'è effettivamente gioco nelle asole delle viti di fissaggio, almeno nella direzione longitudinale al riser; 2) se, conseguentemente, la deformazione elastica può avvenire nella direzione longitudinale al riser; 3) se c'è comunque scorrimento dei profili, come nello schema già visto; Se c'è tutto questo, allora la risposta non può essere che: il riser è "molle". Aggiungo: sono interamente d'accordo con la tua frase:
quote: che la presenza del "ponte" irrigidisca la struttura e incrementi di conseguenza la velocità della freccia rispetto ad un arco normale (cosa che io prediliggo ma non è detto che sia l'unico modo per fare più punti)
Stefano Ghedini |
Edited by - Stef4o on 08/12/2004 11:57:17 |
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Tiger
Leia
  
Italy
310 Posts |
Posted - 08/12/2004 : 23:49:27
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quote: Originally posted by FAX
a Secondo una mia modestissima opinione il Revolution gioverebbe parecchio a chi tira con l'arco nudo...
corre voce che un certo Mario ORLANDI stia o si sia già cimentato nella messa a punto di suddetto riser, non so con quali risultati o per quale fine, resta il fatto che tira abitualmente con il radian e il record a 18 mt. lo fece con il TD4 ..... a mio parere se si vuole ridurre drasticamente le vibrazioni sull'AN si deve intervenire su altri accessori e non basta il riser ... |
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Stef4o
Cewbacca

Italy
87 Posts |
Posted - 10/12/2004 : 11:53:42
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quote: Originally posted by Tiger
... a mio parere se si vuole ridurre drasticamente le vibrazioni sull'AN si deve intervenire su altri accessori e non basta il riser ...
Sono curioso di conoscere gli "accessori" che si possono montare sull'arco nudo e che permettono di ridurre le vibrazioni in maniera drastica... 
Dalla sperimentazione che sto conducendo è stato confermato un fatto: ai sensi della stabilità in chiusura (leggi: vibrazioni che si manifestano al rilascio) per il ricurvo è fondamentale il brace e, come per il compound, è importante la fase tra i flettenti.
Con un brace ottimale, se i flettenti si chiudono in fase le "vibrazioni" sono drasticamente ridotte, anche in assenza di accessori stabilizzatori.
Come ottenere la chisura in fase, è un altro paio di maniche.
Stefano Ghedini |
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Tiger
Leia
  
Italy
310 Posts |
Posted - 11/12/2004 : 23:39:29
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quote: Originally posted by Stef4o
quote: Originally posted by Tiger
... a mio parere se si vuole ridurre drasticamente le vibrazioni sull'AN si deve intervenire su altri accessori e non basta il riser ...
Sono curioso di conoscere gli "accessori" che si possono montare sull'arco nudo e che permettono di ridurre le vibrazioni in maniera drastica... 
Dalla sperimentazione che sto conducendo è stato confermato un fatto: ai sensi della stabilità in chiusura (leggi: vibrazioni che si manifestano al rilascio) per il ricurvo è fondamentale il brace e, come per il compound, è importante la fase tra i flettenti.
Con un brace ottimale, se i flettenti si chiudono in fase le "vibrazioni" sono drasticamente ridotte, anche in assenza di accessori stabilizzatori.
Come ottenere la chisura in fase, è un altro paio di maniche.
Stefano Ghedini
fermo restando che concordo in pieno sulla necessità di una chiusura in fase dei flettenti per ottimizzare il rendimento e quindi ridurre al minimo le vibrazioni residue .... bisogna prendere atto che nell'AN più che mai questa messa a punto risente molto del punto di pressione sulla grip, dell'altezza d'incocco, dello string più o meno accentuato e della presa delle dita sulla corda ... empiricamente ho provato che normali pesi avvitati in prossimità del pocket inferiore si "schiantavano" di netto (TD4) all'altezza della filettatura, denotando vibrazioni sicuramente deleterie e dannose, ho montanto per un breve periodo dei limb saver proprio avvitati sul riser in corrispondenza dei suddetti fori, ma in seguito sono stati vietati quindi ho rimediato con limb saver direttamente sui flettenti il più vicino possibile al riser, sicuramente ciò di cui ho trovato maggiore giovamento sono i "puffs" sulla corda: hanno numerosi vantaggi e sono da provare per quanto riducono lo stress in fase di rilascio, per contro hanno il sicuro e unico difetto di non poter essere utilizzati in gare all'aperto ...  |
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Stef4o
Cewbacca

Italy
87 Posts |
Posted - 12/12/2004 : 11:09:45
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Grazie per la precisazione. Su alcune cose non concordo pienamente, ma riconosco che il mio ultimo post era OT, e con buona probabilità già sviscerato in un dibattito che risale a gennaio 2004, sul brace ottimale. Sarebbe il caso di riproporlo nella sezione "tuning"?
Per farmi perdonare dell'OT, ecco un primo assaggio delle prove che sto conducendo sul revolution: dopo circa 800 tiri da quando l'ho assemblato, si è evidenziato un curioso "ticchettio" in fase di apertura dell'arco, simile al rumore dei tubi dell'acqua calda quando si raffreddano... inoltre il rumore in chiusura dei flettenti è andato progressivamente peggiorando.
La causa del "ticchettio" è ancora "ignota" - ovvero, non posso ancora attribuirla con certezza (ma proviene sicuramente dal riser) perché mi mancano ancora gli strumenti di indagine più adatti (sono in costruzione).
Invece del rumore so già tutto: la grip in legno è inserita "a pressione" e fermata da una striscia di biadesivo. Essendoci un sottile spazio tra grip e riser (lungo i lati della grip, non dalla parte del pivot) , ogni piccola vibrazione crea la sensazione di "battimento". Con uno spessore di carta l'inconveniente si risolve e il tiro torna silenzioso come prima. Raccomando di non esagerare con lo spessore in quanto la grip potrebbe rompersi.
Devo rivedere parzialmente la mia affermazione:
quote: l'allentare o lo stringere le viti (con conseguente "ammorbidimento" o "indurimento" delle rondelle elastiche) potrebbe essere il sistema per "sintonizzare" il riser a certe frequenze, e quindi impostare la frequenza di taglio del predetto filtro
e aggiungere: l'allentare o stringere le viti induce comunque significative modifiche alla geometria del riser per cui, dopo ogni variazione, è necessario controllare il tuning dall'inizio. L'eventuale sintonizzazione della funzione "filtro" deve dunque essere effettuata prima di ogni altra possibile messa a punto.
Stefano Ghedini |
Edited by - Stef4o on 12/12/2004 11:14:15 |
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Giuliano
Cewbacca

Italy
75 Posts |
Posted - 13/12/2004 : 16:32:26
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Mi permetto di dissentire sulla origine del ticchettio, che fino a quando ho avuto il riser sentivo anch'io, ma non amando la grip originaria mi ero fatto la mia personalizzata ed avevo utilizzato le viti per il fissaggio (non amo nemmeno il biadesivo[+D]) ciò non impediva al ticchettio di manifestarsi. Ora non ti posso più aiutare nella ricerca in quanto ho preferito ritornare al mio precedente amore : un Exfeel. Comunque stai facendo un lavoro che apprezzo moltissimo. Ciao Giuliano
Giuliano |
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Stef4o
Cewbacca

Italy
87 Posts |
Posted - 14/12/2004 : 10:34:12
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quote: Originally posted by Giuliano
Mi permetto di dissentire sulla origine del ticchettio, che fino a quando ho avuto il riser sentivo anch'io, ma non amando la grip originaria mi ero fatto la mia personalizzata ed avevo utilizzato le viti per il fissaggio (non amo nemmeno il biadesivo[+D]) ciò non impediva al ticchettio di manifestarsi. Ora non ti posso più aiutare nella ricerca in quanto ho preferito ritornare al mio precedente amore : un Exfeel. Comunque stai facendo un lavoro che apprezzo moltissimo. Ciao Giuliano
Giuliano
Forse non mi sono spiegato bene, stiamo dicendo la medesima cosa: il ticchettio è rimasto, nonostante lo spessoramento della grip. D'altra parte sono e restano due problemi differenti.
Ho visto le viti per il fissaggio, ma per scelta ho voluto condurre le sperimentazioni sul riser con le impostazioni e la configurazione "di fabbrica", se non altro per essere d'aiuto fin dall'inizio. Inoltre penso che al costruttore faccia piacere ricevere un commento "a caldo" sul prodotto da lui considerato "finito"... Grazie per l'apprezzamento, il supporto della Comunità è di motivazione a proseguire e andare sempre più a fondo nella conoscenza. Prossimamente avrò modo di fornire maggiori dettagli e illustrare il sistema informatico che ho ideato per la corretta messa a punto di brace e tiller (e non solo).
PS: nell'arco, come nella vita, non si deve mai contrastare l'Amore  Vai così!
Stefano Ghedini |
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mauman
Han Solo
 
Italy
259 Posts |
Posted - 14/12/2004 : 13:10:18
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quote:
Prossimamente avrò modo di fornire maggiori dettagli e illustrare il sistema informatico che ho ideato per la corretta messa a punto di brace e tiller (e non solo).
Attendiamo con ansia!  (almeno io...)
maurizio |
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sirklaud
C3PO
3 Posts |
Posted - 14/12/2004 : 22:19:11
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anche io !
claudio |
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Stef4o
Cewbacca

Italy
87 Posts |
Posted - 15/12/2004 : 23:44:49
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Come promesso, ho messo in linea sul mio sito il documento PDF http://gheddown.port5.com/gheddown/Spigarelli_Revolution-a_case_study.pdf che illustra la prima parte del lavoro svolto sul Revolution e che riguarda principalmente la messa a punto scientifica del sottosistema arciere-arco.
Di questo lavoro sono a conoscenza gli arcieri della mia Associazione, i miei allievi (direi: le mie cavie ) e un atleta di spicco, di cui non farò il nome per dovere di Privacy... Proprio a lui devo l'inizio della seconda parte di studio, sulla rigidità del riser in questione e su possibili problemi di affidabilità nel tempo. Questa parte è ancora in lavorazione.
Per passare dalla sperimentazione alla fase applicativa da parte di "tutti", sto inoltre lavorando per dotare il software di una interfaccia user&friendly, dal momento che Matlab non è proprio uno strumento "per tutti". Nell'idea iniziale, questo software dovrebbe permettere la corretta messa a punto di brace, tiller e stabilizzazione, più qualche altra utilità per gli allenatori. Non fa ancora il caffé ma ci stiamo arrivando....  Scherzi a parte, quando sarà pronta la versione beta aprirò un topic dedicato. Nel frattempo, tempestatemi pure di domande...
Stefano Ghedini
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bis
Leia
  
Italy
449 Posts |
Posted - 16/12/2004 : 09:45:03
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Complimenti. Faccio circolare in compagnia.
Maurizio |
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